Un’Oasi di lavoro e integrazione

“Con questo progetto vorremmo favorire il reale inserimento nella comunità ,soprattutto dei soggetti socialmente svantaggiati”

Creare lavoro e integrazione sociale in un'oasi naturale di sport e relax. Punta a tutto ciò la cooperativa sociale “SandRose” di Dro che da qualche settimana ha avviato la nuova gestione dell'“Oasi Lago Bagatoli”, area naturale dedicata alla pesca sportiva, con bar e area feste adiacenti al piccolo bacino a nord dell'abitato droato, aperta tutti i giorni (venerdì e sabato sino alle 24 con pesca sportiva notturna).

La cooperativa sociale “SandRose” è stata fondata da Aldo Tettamanzi, attivo pensionato che ha deciso di investire risorse ed energie per aiutare i giovani (soprattutto con disabilità fisiche e psichiche) nella ricerca di lavoro, autonomia ed integrazione sociale. “In un periodo di crisi economica, sociale e di valori, è importante ripartire dai giovani dando loro fiducia e nuove opportunità occupazionali”, spiega Tettamanzi. “Con questo progetto vorremmo favorire il reale inserimento nella comunità ,soprattutto dei soggetti socialmente svantaggiati”.

“SandRose” – letteralmente “rosa del deserto”, quindi fragile ma tenace – ha deciso di puntare sulla gestione di realtà ricettive (bar, ristoranti, pizzerie), cercando di inserire giovani con varie disabilità anche nei servizi a diretto contatto con la clientela. “L’Oasi Lago Bagatoli ci è apparso il luogo ideale dove avvicinare i giovani alla gestione del bar, alla pesca sportiva o alla piccola area giochi”, precisa ancora Tettamanzi. “Il tutto con la possibilità di avviare una linea di piatti veloci o alla griglia presso la struttura per le feste che dispone di 150 posti coperti). Siamo nel cuore dell’Alto Garda, in una delle zone turistiche più significative del Trentino, e oggi l’attività ricettiva e della ristorazione garantisce ancora un certo inserimento lavorativo nonostante il periodo di crisi”.

Si punta, inoltre, ad avviare collaborazioni e sinergie con altre realtà locali. “Abbiamo già avuto dei contatti con l’istituto professionale alberghiero di Varone e con la cooperativa Eliodoro di Riva per creare una vera rete di solidarietà per l’integrazione sociale e lavorativa di giovani in difficoltà o con qualche disabilità”, conclude Tettamanzi. “Il nostro progetto guarda anche a sostegni e normative provinciali – Azione 9 e Intervento 19 -, ma soprattutto alla sensibilità delle persone e delle associazioni per dare una nuova speranza e futuro a tanti giovani in difficoltà”.

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