Protagonista la donna

In mostra

Questi ex voto sono esposti nella mostra dal titolo “Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné. Gli ex voto”, a cura di Domenica Primerano, Domizio Cattoi e Lorenza Liandru aperta fino al 7 settembre presso il Museo Diocesano Tridentino in piazza Duomo 18, Trento; dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, chiuso i martedì; ogni prima domenica del mese ingresso gratuito. Info 0461. 234419

I due pellegrinaggi diocesani per anziani, ammalati e giovani (vedi sotto) avranno quest'anno come sfondo il secolare patrimonio di fede popolare documentato a Trento dall'interessante mostra ospitata presso il Museo Diocesano Tridentino “Affidarsi al cielo. Arte e devozione a Montagnaga di Piné. Gli ex voto”.

Sono oltre mille gli ex voto del santuario di Pinè, il più frequentato dai trentini: una raccolta che, dal 1729 senza soluzione di continuità, è venuta a formarsi per puro impulso di fede e devozione. Diversissimi per epoca, tipologia, tecnica, dimensione, tematica, impostazione grafica hanno però un costante minimo comun denominatore: nella gran parte di essi emerge chiaramente quanto la donna (moglie, puerpera, madre o “semplicemente” devota) risulti essere di gran lunga la intermediaria privilegiata tra questa valle di lacrime e la Provvidenza alla quale ci si rivolge per implorare un intervento benefico. La devozione femminile, tradizionalmente molto diffusa, e l’identità di genere con la Vergine, Giovanetta Varoli e Domenica Targa avranno presumibilmente svolto un ruolo importante e rafforzato la convinzione che maggiore efficacia potevano avere le preghiere e le implorazioni delle donne che esprimono il voto. A loro spetta il tradizionale ruolo di custodi dei figli e dei mariti. Anche nei casi di donne malate molto spesso a implorarne la guarigione vediamo altre donne, presumibilmente parenti o affini. Le donne appaiono pure quali custodi delle case, se ad esempio minacciate dall’incendio. Troviamo mogli che affiancano i mariti a implorare un intervento contro l’infuriare di una epidemia bovina che avrebbe portato alla rovina economica la famiglia. Squisitamente femminili gli ex voto ricamati, composti di quadretti in tessuto ricamati a punto erba, piatto o raso e profilati da una cornice. Cronologicamente sono compresi fra l’ultimo ventennio dell’Ottocento ed il primo decennio del Novecento e con ogni probabilità vennero realizzati dalla stessa offerente. Anche i tardi e pregevoli ex voto fotografici confermano il ruolo tradizionale della madre quale primo richiedente la grazia celeste.

La mostra aperta fino a settembre nella sede di piazza Duomo del Museo Diocesano si inserisce in una complessa iniziativa culturale che vede coinvolti in prima fila il Museo Diocesano Tridentino e la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento e comprende mostre, cataloghi, conferenze, restauri.

Un prossimo appuntamento importante sarà il mese prossimo, il 3 luglio, quando in Torre Vanga verrà aperta una nuova mostra, curata direttamente dalla Soprintendenza, incentrata sul santuario e sulla sua tradizione devota. Domenica 7 giugno, come tutte le prime domeniche del mese, l'ingresso al Museo Diocesano è gratuito.

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