Le incisioni della “Venere di Corfù”

La Biblioteca Civica di Rovereto sta ospitando una raffinata mostra di incisioni d’arte della compianta artista greca recentemente scomparsa Nota Siotropu Georgiu (1932-2014). Dopo avere concluso la Scuola superiore di belle arti ad Atene vinse una serie di borse di studio grazie alle quali frequentò l’Accademia di belle arti di Firenze, le Scuole del mosaico di Ravenna e di ceramica di Faenza e infine l’Accademia di Madrid. Fu all’Accademia di Firenze che incontrò Maria Stoffella Fendros, roveretana doc ma che poi, anche con la sua complicità, si sposò un greco. Le due strinsero una amicizia che si è rivelata indissolubile. Il titolo della mostra roveretana, “La Venere di Corfù” nasce dal soprannome che il comune professore di disegno dal vero aveva dato a Nota, bella come una Venere classica.

Le trentacinque opere esposte rivelano chiaramente trattarsi di una artista dal segno preciso, netto, incredibilmente sicuro. Nella gran parte si tratta di figure umane: autoritratti, ritratti di amici e parenti, classici nudi, figure lancinanti di madri vietnamite. Il possesso della tecnica è assoluto: bulino, punta secca, acquaforte, acquatinta, mezzatinta, utilizzando rotelline dentate… come è stato giustamente detto, Nota pensava direttamente da incisore e non era, come accade tanto spesso, un disegnatore che trasporta il segno della matita sulla lastra.

La mostra è aperta fino al 28 giugno alla Biblioteca Civica di Rovereto, Corso Angelo Bettini 43: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 22, domenica dalle 9 alle 12. Informazioni: 0464.452500.

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