“Caro amico Michelangelo”

E' l'ex assessore comunale Michelangelo Marchesi, tornato a lavorare alla Cooperativa Progetto '92 (“senza difficoltà, per fare le cose che mi piacciono”), l'interlocutore scelto in diretta dal sindaco Andreatta, che così motiva: “Ci conosciamo da trentanove anni: le nostre vite si sono sempre intrecciate. Il mio amico più caro”.

Marchesi: Mi fa molto piacere. A parte la memoria di ferro, attribuisco ad Andreatta due doti, pazienza ed ascolto. Sorrido un po' quando lo accusano di non ascoltare a sufficienza. Lui investe molto in questa dimensione. A cui somma grande pazienza e non è facile. Un difetto del sindaco? Non sa dire di no. Nel senso che dovrebbe risparmiarsi un po' di più.

E lei Marchesi cosa si è portato da Palazzo Thun?

Fare lo sforzo maggiore per coniugare l'idealità, di cui un politico dovrebbe essere portatore, con la realtà. Guardare al futuro, nella concretezza delle risorse. Economiche ed umane. Difficile trovare un equilibrio che non sia compromesso al ribasso.

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