Sono venuto per servire

“Mai avrei immaginato di diventare vescovo”

Trento, 10 febbraio 2016, Mercoledì delle Ceneri – “Mai avrei immaginato di diventare vescovo. Nella mia vita ho sempre desiderato fare il parroco… ma non mi è mai stato concesso, mi hanno affidato sempre altri compiti. E davanti a questa inaspettata proposta, ho scelto la via che mi sono dato all’inizio del mio sacerdozio: obbedire”. Sono improntate a umiltà le prime parole pronunciate con trepidazione davanti a una selva di microfoni al Centro “Bernardo Clesio” da mons. Lauro Tisi, chiamato da Papa Francesco ad essere il 122° successore di Vigilio.

Mezzogiorno è passato da pochi minuti e il nuovo vescovo della diocesi di Trento si concede ai mass media rilasciando una breve dichiarazione, soprattutto ad uso delle emittenti radio e tv locali. “Ringrazio il Santo Padre per la fiducia che mi ha dato, totalmente immeritata. Guardo avanti con speranza, perché la Chiesa non è sulle spalle di don Lauro, ma del Risorto”, dice. Poi un sintetico accenno programmatico – “Quello che cercherò di fare sarà provare a raccontare questo Dio bello che si è rivelato in Gesù Cristo… Nell'umanità di Gesù si dà un Dio stupendo, di un'attualità sorprendente, perché ci aiuta ad andare oltre quel narcisismo che è il male oscuro del nostro tempo. Vorrei che i Trentini scoprissero che il nostro tesoro non sono i soldi, quello che abbiamo, ma le persone…”, prima di andare a ringraziare “per la stima e la fiducia” il vescovo Luigi (di cui è stato il più stretto collaboratore negli ultimi nove anni), ora Amministratore Apostolico fino al tempo dell'ingresso ufficiale in Diocesi del vescovo Lauro.

Con la comunicazione dell’accettazione da parte del Santo Padre delle dimissioni di monsignor Luigi Bressan – presentate il 9 febbraio 2015, al compimento dei 75 anni di età – e della contestuale nomina del nuovo Arcivescovo ha inizio il periodo in cui l’Arcidiocesi di Trento entra nel regime di “sede vacante”, che durerà fino a quando il nuovo Arcivescovo prenderà possesso canonico della Diocesi. La data non è ancora stata stabilita, ma presumibilmente sarà dopo Pasqua.

Era toccato al cancelliere di Curia, don Alessandro Aste, in una sala del “Clesio” gremita in ogni posto, con molte persone anche in piedi, leggere la lettera con l’annuncio della nomina, firmata dal Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Adriano Bernardini. Al fianco di don Aste l’Arcivescovo uscente Luigi Bressan, mentre lo stesso don Lauro sedeva in prima fila, quasi a volersi confondere tra i molti sacerdoti, i numerosi fedeli, il personale di Curia e il nutrito gruppo di operatori dei media locali convenuti per conoscere il nome del successore di Bressan. E l’annuncio, dato a mezzogiorno esatto, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana, veniva subito rilanciato dallo scampanio delle campane della Cattedrale e delle chiese, fatte suonare a distesa in tutta la Diocesi.

La diretta dalla radio diocesana Trentino inBlu rilanciava, sia attraverso le frequenze radio in FM sia attraverso lo streaming via Internet, le parole di don Aste, seguite da un breve discorso di mons. Bressan. “Siamo riconoscenti a Papa Francesco per questa scelta e ringraziamo mons. Lauro di avervi risposto con la fede che tante volte ci ha già testimoniato. Lo accompagniamo ora nella preghiera in questi due mesi di preparazione all’ordinazione episcopale”. Bressan ha anche annunciato di aver chiesto a don Tisi di poter contare su di lui, in questo periodo di passaggio del mandato, come Delegato generale, “e mi ha assicurato tale collaborazione”. Con l’inizio del regime di sede vacante, cessano dal loro ufficio il vicario generale e i vicari episcopali. Come Delegato generale dell’Amministratore apostolico don Lauro “eserciterà tutti gli atti di potestà esecutiva a norma del diritto”, mentre padre Saverio Biasi, ofm, già vicario episcopale per la vita consacrata, sarà Delegato dell’Amministratore apostolico per la vita consacrata. Confermati invece nei loro incarichi i delegati, i direttori, gli incaricati, i referenti e i responsabili degli uffici diocesani, finora in carica. Restano nel pieno esercizio delle loro facoltà l’Economo diocesano, il Cancelliere vescovile e il Vicario giudiziale.

Con la nomina di Tisi la guida della Diocesi resta nelle mani di un trentino, che molto si è speso, al fianco di Bressan, in quest’ultimo decennio, per la riorganizzazione della Diocesi, in particolare per la costituzione delle Unità pastorali.

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