Ogni piccola azione può cambiare il mondo

Puntare su un altro stile di vita educando all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, formando le coscienze ad una spiritualità ecologica

Papa Francesco, nella sua enciclica Laudato si’ sulla cura della Casa comune, osa proporre una preziosa sfida culturale, spirituale ed educativa: puntare su un altro stile di vita educando all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente tramite quella che lui definisce una conversione ecologica. Si rende necessario un cambiamento nelle persone. Manca la coscienza di un’origine comune e di un futuro condiviso. La consapevolezza di ciò permetterebbe lo sviluppo di nuovi atteggiamenti e stili di vita. La lettura della realtà che Francesco ci propone è quella di essere in una mentalità consumistica e di egoismo collettivo. Più un cuore è vuoto, più ha bisogno di oggetti da comprare, possedere, consumare. Eppure, non tutto è perduto: è sempre possibile uscire da se stessi verso l’altro superando l’individualismo, crescendo nella sobrietà, ritornando alla semplicità che ci permette di fermarci a gustare le piccole cose e di ringraziare delle possibilità che ci offre la vita. Per questo ci troviamo davanti ad una sfida educativa da affrontare nella scuola, in famiglia, con i mezzi di comunicazione e nella catechesi. In famiglia si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita. Alla politica, alle varie associazioni e alla Chiesa compete uno sforzo di formazione delle coscienze. Abbiamo bisogno di controllarci ed educarci l’un l’altro. L’educazione sarà inefficace se non si preoccupa di diffondere un nuovo modello riguardo all’essere umano, alla vita, alla società e alla relazione con la natura. L’attuale crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore; una conversione ecologica che comporta il vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio. Non basterà che ognuno sia migliore per risolvere una situazione tanto complessa, ma un’unione di forze, una conversione comunitaria. E alla fine un messaggio: «Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza» (n. 244).

Cristina Lorenzi

Commissione diocesana Pastorale sociale, giustizia e pace, custodia del creato

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