Pinè, una ricerca genealogica racconta la storia della famiglia Grisenti

La copertina della ricerca
La storia di un’intera comunità raccontata attraverso dati, matrimoni e discendenti del gruppo famigliare dei Grisenti, uno dei cognomi più tipici a Pinè e in Alta Valsugana. Con un corposo volume e una festa, che sabato richiamerà nel Pinetano oltre 300 discendenti della numerosa famiglia, è stato possibile ricostruire cinque secoli di storia e vicende sociali e famigliari.

Questo il risultato di un’attenta ricerca storica e letteraria condotta dall’insegnante e dirigente scolastico a risposo Luciano Grisenti e dalla moglie Lucia Oss Papot, che hanno via via ricostruito tutta la discendenza storica del casato “Grisenti”, sorto a fine 1500 a Baselga, per diffondersi prima a Montagnaga, quindi in Trentino e in molte regioni italiane.

“Abbiamo trascorso alcuni anni ad analizzare e ripercorrere centinaia di libri e cataloghi nell’Archivio diocesano e negli archivi parrocchiali di Baselga e Montagnaga”, spiega Luciano Grisenti del ceppo ‘Canevei Angioi’ sorto presso la vecchia pieve di Baselga. “Sono stati raccolti migliaia di nomi con date di nascita, morte e matrimonio, ricostruendo complessi alberi genealogici e parentele”.

Partendo dal 1599 quando a Baselga nasceva Massimiliano Grisenti è nato un “complesso mosaico”, che passa attraverso ben 15 generazioni e più di duemila ceppi famigliari. “Qualche anno fa ho ricevuto in consegna alcuni documenti di famiglia e ho elaborato un primo volumetto sulla storia e contabilità della ditta dei fratelli Giacomo e Domenico Grisenti di Baselga”, precisa Luciano. “Dal ceppo originario de ‘i Comini’, e dei ‘Marini’ parte da Baselga una lunghissima dinastia che si è diffusa verso Montagnaga, le frazioni perginesi di Castagnè, San Vito, Susà, Zivignago, Madrano, e molti centri trentini”.

Sfogliando il libro si può risalire a oltre venti casati del pinetano con i loro tipici soprannomi (tra cui Comini, Marini, Canevei-Angioi, Moreti, Turini, Nuto, Pulesi, Titi, Buseri, Giorgione, Bolp, Maoti, Mozi, Tofoloni a Baselga e Berti, Tomasini, Braga, Sepat e Boci verso Montagnaga). Una ricerca che ha via via coinvolto il Trentino e non solo. “Abbiano potuto documentare come tutti i Grisenti della provincia di Trento discendono dai Grisenti di Pinè, con famiglie molto numerose insediatesi sin da inizio ‘800 nel perginese ma anche a Civezzano, Povo e Levico, Trento e Rovereto”, continua l’autore. “Le varie migrazioni tra ottocento e inizio novecento hanno portato molti Grisenti pinetani nelle località dell’Impero Austroungarico (Salorno, Bolzano Zell e Hall nel Tirolo), in Svizzera, Francia e degli Stati Uniti d’America. Alcuni Grisenti risiedono oggi a Rupert nell’Idaho, a Ogden nell’Utah a Trinidad nel Colorado e in Australia”.

Un’analisi condotta anche tra i cognomi italiani. “Abbiamo consultato molti elenchi telefonici trovando quattro Grisenti in Veneto, cinque in Lombardia, quattro in Piemonte, uno in Liguria, due in Toscana e due in Lazio”, conclude Luciano Grisenti. “Ben 72 risiedono in Emilia, di cui 66 nella provincia parmense e 27 nella sola Parma. Vorremmo continuare ora la nostra ricerca per capire se e come in Italia i Grisenti discendono dal ceppo Trentino-Pinetano o da quello di Parma”.

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