Il Trentino arbitro del 101° Giro d’Italia

Il Trentino sarà arbitro del 101° Giro d'Italia, che, dal 21 al 23 maggio, nella terza e ultima settimana, farà sosta e doppia tappa sulle nostre strade.

“Un Giro che è già storia, poiché, per la prima volta, una grande kermesse partirà fuori dai confini europei, da Gerusalemme”, ha affermato il suo direttore Mauro Vegni, presentando martedì mattina la corsa rosa a Trento. “Questo, però, vuole essere un racconto di pace più che un discorso di fede, testimoniato dal passaggio anche per Assisi, Roma e Rovereto, dove si trova la Campana dei Caduti realizzata con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che presero parte alla Prima guerra mondiale”.

Ispirato ad armonia ed equilibrio è pure il percorso, “con due sole cronometro individuali per meno di 45 chilometri complessivi e ben otto arrivi in salita per bilanciare”, ha spiegato Vegni, sottolineando i circa 11 milioni di tifosi che abbracceranno il Giro, i 194 Paesi che lo trasmetteranno e l'impatto sempre più crescente sui social network.

La seconda cronometro individuale – dopo quella iniziale di Gerusalemme e soprattutto dopo la giornata di riposo che convoglierà nel nostro capoluogo quasi 1.900 persone – sarà, martedì 22, la 16ª tappa Trento-Rovereto, al via da piazza Duomo.

“È una gara contro il tempo per veri specialisti, di 34,5 chilometri quasi completamente pianeggianti, con medie previste attorno ai 50 km/h e lunghi rettilinei raccordati da ampie curve, dove la velocità non diminuisce fino al traguardo di corso Bettini”, ha commentato l'ex scalatore di Palù, Gilberto Simoni, vincitore del Giro 2001 e 2003. “Fabio Aru qualcosa perderà, Vincenzo Nibali meno, mentre Chris Froome, in caso di partecipazione, dovrebbe esaltarsi”.

Proprio Nibali, dominando l'ultima crono rosa, da Mori alla Polsa di Brentonico, disputata in provincia cinque anni fa, ipotecò il successo finale.

In Trentino, secondo “Gibo”, si deciderà anche la “wine stage” Riva del Garda-Iseo di mercoledì 23, l'ultima tappa per velocisti prima della passerella di Roma. “Dopo lo start dalla centrale piazza Garibaldi, la strada inizia subito a salire. Una salita costante, ma mai troppo dura, con alcune lunghe gallerie fino al lago d'Ampola, per poi scendere progressivamente verso il lago d'Iseo. Un po' di suspense si potrà creare a metà dei 155 chilometri previsti”, ha chiosato uno dei migliori ciclisti italiani nelle corse a tappe degli ultimi vent'anni.

Per accogliere il Giro, Trento si colorerà di rosa già da aprile, “vestendo” perfino le cabine della funivia di Sardagna. Di rosa saranno illuminati pure la Campana dei Caduti a Rovereto, dove sia al Mart sia al Museo della Guerra verranno esposte bici di design e d'epoca, ed il tracciato che attraversa la Vallagarina. Allestimenti in tema non mancheranno nemmeno nel centro storico di Riva del Garda.

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