Umiltà, Mitezza e Purezza, tre virtù forse “inattuali” o piuttosto delle scomesse importanti in un tempo che riscopre l’importanza e la fatica…

Umiltà, Mitezza e Purezza, tre virtù forse “inattuali” o piuttosto delle scomesse importanti in un tempo che riscopre l'importanza e la fatica delle “relazioni”

Compiuto il giro di boa dei 10 anni di attività, prosegue con rinnovato slancio la Cattedra del Confronto in versione trentina, un tradizionale appuntamento di primavera che risponde alla “voglia di dialogo” sempre viva anche da noi.

Promossa dall'Area Cultura, Servizio Formazione della diocesi, in collaborazione con un Gruppo di docenti, perlopiù universitari, l'edizione 2019 affronta in 3 appuntamenti (11-18 e 25 marzo) la decodifica di altrettanti termini – Umiltà, Mitezza e Purezza – indicati come “Le sfide della convivenza”.

“L'idea di fondo, spiega il delegato don Andrea Decarli, è che si possa ancora, pur partendo da posizioni diverse religiose e non religiose, da esperienze di vita e cultura diversificate, ritrovarsi insieme per riflettere su questioni che trasversalmente toccano un po' la vita di tutti”.

Virtù inattuali? Piuttosto scommesse importanti in un tempo in cui ci si rende sempre più conto dell'importanza delle relazioni e contemporaneamente della fatica di vivere le relazioni in un'ottica evangelica e laica. Ad introdurre la riflessione saranno studiosi tutti impegnati nel dialogo e nella comunicazione.

Si comincia lunedì 11 marzo con il tema dell'Umiltà, spesso velata dal sospetto di debolezza. Eppure si parla anche della “forza dell'umiltà”: esiste forse una relazione tra umiltà e forza? Una virtù personale o anche sociale? Il Dio cristiano poi, prima di invitare all'umiltà, umilia se stesso con la morte in croce e si fa uomo grazie all'umiltà disponibile di Maria. Ad aiutare la riflessione due donne, la teologa Stella Morra, docente alla Gregoriana, socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, e la pedagogista dell'università di Verona, Luigina Mortari, già membro del comitato scientifico di un master a Scienze Cognitive dell'università di Trento.

Il termine mitezza, oggetto del 2° incontro il 18 marzo, sconta le stesse riserve richiamando ancora immagini di debolezza. Certo non una virtù attuale, bensì frutto di ascesi e disciplina, come la non-violenza. Eppure quando parliamo di un “uomo mite” associamo l'idea di autorevolezza, grandezza e forza. In quest'ottica interverrà un francescano trentino, Francesco Patton, Custode di Terra Santa, testimone della mitezza di Francesco d'Assisi che proprio 800 anni fa incontrava il Sultano. A dialogare con lui sarà un teologo musulmano, Adnane Makrani, docente al Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamici e alla Gregoriana.

Nella medesima linea l'ultimo incontro (25 marzo) dedicato alla Purezza: che significano oggi i concetti di “puro” e “impuro”? Legati alla morale o in prospettiva più ampia? Parliamo di “duri e puri”, ma anche di “puri di cuore”. Esiste anche l'ambivalenza tra purezza e “contaminazione”: come vivere la purezza nella società di oggi? Presenti il medico e rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, dal 2010 anche vicepresidente della Conferenza Rabbinica Europea e impegnato nel dialogo interreligioso, e il teologo Marcello Neri, docente di Teologia cattolica e Studi Europei presso l’Università di Flensburg in Germania, dove dirige il progetto di ricerca “Paolo Prodi. Religione e Spazio pubblico in Europa”.

La Cattedra 2019 prenderà il via lunedì 11 marzo ad ore 20.45 presso la Sala della Cooperazione, a Trento in via Segantini. Per quanti non sono già intervenuti nelle scorse edizioni il format della serata: 20-30 minuti di introduzione a testa, un breve filmato per contribuire alla riflessione e quindi l'avvio del dibattito con domande via sms o whatsapp cui seguiranno le risposte dei relatori.

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