Apertura straordinaria per Palazzo Arzberg Freihaus

Arsio di Brez, Palazzo Arzberg apre ai visitatori

Il Gruppo Storico Culturale Arzberg Valle di Non propone una apertura straordinaria per Palazzo Arzberg Freihaus, piccolo gioiello anaune d’impronta seicentesca. In occasione dell’apertura, in via del tutto eccezionale, alcune stanze, del nobile palazzo saranno fruibili al pubblico per la prima volta. Il Palazzo che si trova ad Arsio di Brez sarà visitabile tutte le domeniche e i giorni festivi dal 7 giugno a 27 settembre con orario 10-12 e 14-17 (sabato chiuso).

Il percorso di visita inizierà partendo dall’atrio, dove si potranno ammirare le decorazioni a stucco che
impreziosiscono i sovrapporta, da qui si potrà accedere ad una splendida stanza rivestita da pannelli lignei
delimitati da pilastrini e impreziosita da un grande stucco centrale con stemma Artz, nella stessa sarà
possibile ammirare un pregiato cassettone settecentesco.

Si proseguirà entrando nell’attigua stanza di fattezze simili alla prima per poi ritornare nell’atrio per
concludere la visita al pian terreno dell’ edificio visitando una sala d’impronta ottocentesca con stucco
centrale. Attraverso uno scalone in pietra, presentante nel mezzanino un’interessante colonnina in marmo rosso con
capitello corinzio sarà possibile accedere al piano nobile del palazzo.

Lungo il soffitto dello scalone si potranno ammirare stucchi a motivi vegetali e floreali, così pure nel
corridoio e nei sovrapporte. Sarà possibile accedere al grande salone caratterizzato da pavimentazione
settecentesca alla palladiana e presentante delicati stucchi floreali sopra le cornici marmoree delle porte.

Sempre al primo piano saranno visitabili due stanze da letto con cornici a stucco sul soffitto.

Si scenderà poi nuovamente nell’atrio e da qui attraverso una scala in pietra si raggiungerà la cappella del
palazzo caratterizzata dalla presenza di un grande affresco di Carlo Bonacina raffigurante “Sant’Antonio e la
mula”.

Nella cappella sono custodite le preziose reliquie di San Celestino portate ad Arsio da Giovanni Emanuele
d’Arsio nel 1675.

Per l’occasione le sale del palazzo torneranno a rivivere, saranno allestite con arredi nobiliari di varie
epoche, ammireremo mobilio, quadri, arazzi, porcellane, suppellettili di squisita fattura.

L’intero percorso sarà guidato con tutte le spiegazioni storico-artistiche dovute e allietato dalla presenza di
figuranti in costume d’ epoca. Non mancheranno le animazioni.

I visitatori dovranno rispettare le disposizioni  anti Covid, mantenendo il distanziamento ed indossando i dispositivi di protezione individuale (mascherine).


La costruzione del palazzo che si trova ad Arsio di Brez ebbe inizio nel 1627. Venne abitato per alcuni anni da Cristoforo Oliviero e successivamente dal figlio Corrado Orazio conte d’Arsio e Vasio. Nel 1730 passò nelle mani del cugino Adamo d’Arsio, i cui discendenti lo abitarono fino ai primi decenni del XIX secolo. Nel 1955, Rina von
EdleDessouvic – Arz, vedova del conte Paul Arz von un zu Arsio- Vasegg, cedette il palazzo alla provincia
patavina dei Padri Francescani Conventuali.

Le fattezze del palazzo rimasero immutate fino al 1955, quando venne sopraelevato con l’aggiunta del
timpano centrale, dal quale spicca una bella campanella in bronzo. Restauri condotti negli anni ottanta hanno restituito alla facciata l’originaria bellezza, caratterizzata dalla presenza di tre ordini di finestre. Le finestre del primo piano sono sormontate ciascuna da un timpano mentre quelle del secondo da conchiglioni simbolo di nobiltà.

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