Qualche centinaio di persone si sono riversate in piazza Duomo a Trento questo pomeriggio nel segno dell’antirazzismo e dell’indignazione per i fatti di Minneapolis. “I’can’t breathe” è stata l’ultima frase pronunciata dall’afroamericano George Floyd prima di morire soffocato dal ginocchio di un poliziotto in una scena che ha sconvolto tutto il pianeta, e sotto la stessa ormai simbolica frase si sono riunite tante associazioni, gruppi e partiti di Trento, per mostrare la solidarietà e il supporto della nostra comunità alla causa dell’antirazzismo.

Il risultato è stato una manifestazione gioiosa, pacifica e molto partecipata, nel rispetto delle misure di sicurezza: tutti muniti di mascherina e, per quanto possibile, distanziati l’uno dall’altro. Tantissimi i giovani, studenti medi e universitari, che hanno portato i loro cartelli dipinti con slogan antirazzisti, ma l’adesione è stata trasversale e piazza Duomo si è animata come da diversi mesi ormai non capitava.

Toccanti gli 8 minuti in cui l’intera piazza si è inginocchiata, nel gesto di protesta ispirato qualche anno fa dal mondo del football americano e diventato un simbolo universale della battaglia contro il razzismo e le discriminazioni. Poi gli interventi che si sono susseguiti al microfono, la musica, e soprattutto un concetto, oggi ripetuto forte e chiaro a Trento come in tutte le maggiori città italiane: “Black lives matter“, le vite nere contano, ed il razzismo non è più tollerabile.