M49 di nuovo in gabbia, ecco com’è andata la cattura

Foto ufficio stampa PAT

Sono stati presentati in conferenza stampa nel tardo pomeriggio di oggi i dettagli delle operazioni compiute dal Corpo forestale trentino per arrivare alla nuova cattura dell’orso M49, in fuga dall’area faunistica del Casteller dal 22 luglio scorso.

A riferire sulle fasi dell’azione e sullo stato di salute dell’animale, oltre presidente della Provincia Fugatti anche l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Zanotelli, affiancati dai dirigenti generali Romano Masé e Raffaele De Col e dal dirigente del Servizio foreste e fauna Giovanni Giovannini, presente assieme al coordinatore Grandi carnivori, Claudio Groff.

L’orso M49 è stato catturato nelle prime ore del mattino con una trappola tubo in località Socede, nel comune di Castel Tesino, sulle pendici di cima d’Asta nella parte alta del Vanoi. Se nelle prime settimane di fuga M49 si è spostato molto attraverso la catena del Lagorai, negli ultimi giorni l’esemplare classificato come problematico aveva diminuito in modo significativo il proprio raggio d’azione, muovendosi in un’area relativamente ridotta a cavallo tra la val Campelle e la val Cia, dove i forestali avevano da tempo posizionato tre trappole tubo, nei siti ritenuti migliori per la frequentazione del plantigrado.

La squadra catture ha constatato le buone condizioni di salute dell’orso, che pesa 182 chili, ossia una quarantina in meno rispetto ad un mese e mezzo fa. Si ritiene che proprio il dimagrimento dell’esemplare abbia causato nelle scorse settimane la perdita del radiocollare, che ha reso più difficile il suo monitoraggio e di conseguenza le attività di cattura.

Dopo i primi accertamenti sul posto, M49 è stato trasportato, da sveglio come di prassi, sotto il costante monitoraggio dei veterinari e con il supporto dei carabinieri, con l’obiettivo di garantire anche le condizioni di sicurezza stradale. Nel primo pomeriggio l’orso è stato dunque trasferito presso l’area faunistica del Casteller dove, previa sedazione, il plantigrado è stato inserito nella tana. L’animale svolgerà un percorso di adattamento all’area analogo a quello condotto la scorsa primavera; nel frattempo saranno ultimati i lavori in corso per il rafforzamento dell’area dedicata agli orsi, programmati e cominciati proprio in seguito alla fuga di M49.

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