Franco Ianeselli al primo turno. È il decimo sindaco di Trento del dopoguerra, il quarto eletto dal popolo

Il 20 e 21 settembre 2020 il voto per le amministrative ha trainato il referendum costituzionale. Foto (c) Gianni Zotta

Franco Ianeselli, candidato del centrosinistra alla guida del Comune di Trento, diventa sindaco al primo turno, raccogliendo il 54,10% delle preferenze (31.889 i voti raccolti da Ianeselli e dalle liste a lui collegati, di cui solo al sindaco 2.690). L’annuncio ufficiale della proclamazione è arrivato dall’Ufficio elettorale centrale del Comune alle ore 13 di mercoledì 23 settembre. E’ il decimo sindaco della città di Trento dal 1946, il quarto eletto direttamente dal popolo dopo la riforma del 1995.

Si conclude così la sua lunga rincorsa elettorale, cominciata con le dimissioni da segretario generale della Cgil del Trentino, l’avvio della campagna elettorale – si doveva votare il 5 maggio scorso – subito stoppato dalla crisi sanitaria dovuta alla pandemia e dal lockdown imposto dalla necessità di contenimento della diffusione del coronavirus, fino al voto del 20 e 21 settembre. Trento rimane amministrata dalle forze di centrosinistra, a fare da contrappeso politico alla Provincia Autonoma guidata, dalle elezioni di ottobre 2018, dalla Lega con Maurizio Fugatti.

Trento: il sindaco uscente Andreatta e Franco Ianeselli. Foto Zotta
Trento: passaggio di consegne tra il sindaco uscente Alessandro Andreatta e Franco Ianeselli. Foto (c) Gianni Zotta

A risultati acquisiti, l’ideale passaggio di testimone a Ianeselli dal sindaco uscente, Alessandro Andreatta, pure lui del Partito democratico, che dopo 25 anni in Comune, prima da consigliere e assessore e poi da sindaco per due legislature, torna all’insegnamento.

Il neosindaco Franco Ianeselli era sostenuto dal Pd – che con il 17,8% ha ottenuto un risultato in linea con quello delle elezioni provinciali di due anni fa (18,84%), ma lontano dal 29,56% delle precedenti comunali -, da Insieme per Trento (7,84%), dagli autonomisti del Patt (7,80%), da Trento Futura (7,70%), da +Trentoviva (5,15%), da Azione Unione (4,39%) e da Europa Verde (3,88%).

Andrea Merler al seggio. Foto Zotta
ANDREA MERLER SEGGI ELETTORALI PER LE VOTAZIONI COMUNALI E REFERENDARIE
TRENTO 20 SETTEMBRE 2020
FOTO PAOLO PEDROTTI

Come era nelle previsioni, il vero antagonista di Ianeselli è stato Andrea Merler, consigliere comunale uscente, candidato di una coalizione di centrodestra a trazione leghista. Per lui il 30,66% delle preferenze (17.632 voti di cui solo al sindaco 2.020). La Lega Salvini Trentino è il partito più votato della coalizione di centrodestra (13,73%, in linea con le precedenti amministrative; ma alle provinciali dell’ottobre 2018 aveva raccolto il 23,30% dei consensi), la lista del candidato sindaco Trento Unita Merler sindaco raccoglie il 7,62% delle preferenze, seguita da Fratelli d’Italia (6,33%), e Forza Italia (1,73%).

Staccati di molto gli altri due candidati del centrodestra alla poltrona di sindaco. Marcello Carli, sostenuto dalle liste Rinascimento Trento Carli sindaco, Agire per il Trentino e Udc ha conquistato il 5,32% delle preferenze (3.102 voti di cui solo al sindaco 351). Silvia Zanetti con la sua lista Si può fare! ha ottenuto il 3,56% dei consensi (2.075 voti di cui solo al sindaco 69).

Entra in Consiglio comunale come candidato sindaco anche Filippo Degasperi, che però potrebbe scegliere di dimettersi per restare in Consiglio provinciale: gli subentrerebbe Andrea Maschio. La sua lista Onda Civica Trentino ha ottenuto il 2,57% (1.497 voti di cui solo al sindaco 69).

Restano fuori dal Consiglio i candidati sindaco Carmen Martini (Movimento 5 Stelle, 1.374 voti, 2,6% delle preferenze), Giuliano Pantano (Rifondazione Comunista, 563 voti, 1,1%) e Franco Bruno (Movimento la Catena, 137 voti, 0,3%).

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