Don Bernardo Antonini, dalla missione in Russia e Kazakhstan agli altari

Il nuovo venerabile don Bernardo Antonini nativo di Cimego (Giudicarie)

C’è anche il trentino don Bernardo Antonini, originario delle Giudicarie tra i sette servi di Dio di cui papa Francesco ha riconosciuto martedì 22 dicembre le virtù eroiche. Nato a Cimego il 20 ottobre nel 1932, dall’età di due anni veronese d’adozione – la sua famiglia vi si era trasferita in cerca di lavoro – , fu prete della diocesi scaligera, missionario fidei donum in Russia e Kazakhstan dove morì il 27 marzo del 2002. La sua salma riposa nella chiesa parrocchiale di Raldon (Verona). Il riconoscimento delle virtù eroiche è un passo importante verso le beatificazione, per la quale manca solo il riconoscimento di un miracolo avvenuto per sua intercessione. Nello stesso decreto papa Bergoglio riconosce il martirio di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia a soli 37 anni.

Don Bernardo Antonini nel 1977 entrò a far parte dell’ Istituto secolare sacerdotale “Gesù Sacerdote“, fondato dal beato Giacomo Alberione, emettendo i voti perpetui il 5 aprile 1991. Don Antonini fu anche giornalista pubblicista, collaborando in particolare con alcune testate veronesi, e tra i fondatori di Radio Telepace e e fondatore e direttore del giornale russo Svet Evangelia.  Più volte ospite delle terra d’origine, l’ultima nell’estate del 2000 quando concelebrò la Messa nella chiesa di Castel Condino insieme all’arcivescovo di Trento Luigi Bressan.

Cimego: l'intitolazione della piazza a don Bernardo Antonini, il 10 aprile 2016
Cimego: l’intitolazione della piazza a don Bernardo Antonini, il 10 aprile 2016. Foto Mariachiara Rizzonelli

Il 10 aprile 2016, in un clima di particolare commozione, nel paese d’origine Cimego gli fu intitolata una piazza, presente il postulatore della causa di beatificazione, mons. Giuseppe Vantini, che ricordò don Bernardo come persona ricca di umanità, ottimista, colto, “uomo del dialogo, un uomo sicuro di sé senza essere intransigente”. E come uomo di preghiera: “Iniziava ogni mattina la sua giornata con un momento di intensa adorazione eucaristica”.

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