“Percepirsi natura e avere cura dell’altro”, don Lauro in dialogo con Luca Mercalli

Si è svolto nella suggestiva la location del Muse, il Museo delle Scienze di Trento, nel pomeriggio di oggi, 1 gennaio, l’incontro dal titolo “Insieme per l’ambiente e stili di vita sostenibili”: un interessante dialogo tra l’arcivescovo Lauro Tisi e il meteorologo Luca Mercalli, noto divulgatore scientifico. Accanto a loro, nel confronto moderato dalla giornalista Paola Siano, anche don Cristiano Bettega, delegato per l’Area Testimonianza e Impegno sociale e due studentesse del Liceo Bomporti di Trento, Margherita Bonadiman e Lucia Rattini, che hanno posto le loro domande al professor Mercalli.

“Miope e sciocco pensare che di tematiche ambientali se ne debba occupare solo la scienza o i politici. La Chiesa non può farne a meno: anche il Papa parla di cura, curare è un verbo che prima ancora di essere cristiano è umano”, ha esordito don Cristiano Bettega, a cui si è unito Mercalli: “La questione climatica è urgente, rischiamo di rendere il pianeta inabitabile per la specie umana. Pensate ad un mondo con il livello dei mari di 5-6 metri in più, metteremmo in crisi le città costiere causando danni e migrazioni incontenibili, per questo serve lavorare nella prevenzione. Abbiamo ancora la possibilità di scongiurare gli scenari più catastrofici, perciò diamoci da fare“.

Su come agire il contributo dell’Arcivescovo Tisi: “Il cambiamento culturale necessario è quello di percepirci noi stessi natura, l’uomo appartiene a quella natura che san Francesco infatti chiamava sorella. Prenderci cura degli altri non è un impegno etico o un sforzo, ma un qualcosa di bello e di appagante, che dà qualità alla vita”. Da qui il richiamo di don Lauro all’impegno della Diocesi e delle parrocchie nello stimolare un diverso approccio verso l’ambiente e verso gli altri: “La Chiesa deve fare un lavoro culturale, dobbiamo scoprire che tutelando l’altro e tutelando il creato prima di tutto facciamo un grande regalo a noi stessi”.

Luca Mercalli in collegamento durante l’incontro

L’uomo ha iniziato una guerra con la natura, ma si tratta di un atto suicida, perché alla fine vincerà lei. Bisogna fare quanto prima pace con la natura, imparare ad avere rispetto del pianeta che è la nostra casa comune, ed è l’unica che abbiamo”, ha aggiunto Mercalli, facendo accenno anche alla “Laudato si'” di papa Francesco.

Prima dei saluti finali per il climatologo anche il tempo di dialogare con le due studentesse presenti, in rappresentanza di una generazione che verso l’ambiente sembra avere un occhio di riguardo particolare. “Se stiamo facendo tuto questo è soprattutto per la loro vita futura, costruiamo insieme questo mondo sostenibile di domani”, l’augurio finale di Mercalli, mentre l’auspicio di don Lauro è quello di scoprire che rispettare la diversità è ricchezza: “Le diversità ci rendono più ricchi, tutelandole tutelo anche me. Finché temo il diverso non vado da nessuna parte, se diventa mio alleato camminiamo insieme”.

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