La Storia si impara “in 5 mosse”, con la Fondazione Museo Storico

Nel frame tratto da una delle puntate l’attore Nicola Sordo “entra” in un’immagine storica e interagisce con la situazione e i vari personaggi

Tra le tante critiche e le oggettive difficoltà, ci sono volte in cui la ormai famosa “didattica a distanza” rivela le sue potenzialità positive. È quando si va oltre alla semplice trasposizione in virtuale della classica lezione frontale, appesantita dalla mancanza di contatto diretto e filtrata da schermi e connessioni scadenti, mettendo in campo nelle attività formative online anche uno sforzo di fantasia, il giusto ritmo e un po’ di vena artistica. Lo conferma il consolidato successo dei video di “Storia in 5 mosse”, il format pensato e realizzato durante la prima ondata della pandemia da Covid-19 dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, che in ogni puntata conduce lo spettatore ad approfondire un argomento storico in meno di una decina di minuti.

Dal Sacro Romano Impero di Carlo Magno alle migrazioni dei tanti trentini che, più di un secolo fa, hanno cercato fortuna spostandosi in destinazioni remote, dalla Rivoluzione industriale al Settecento dei lumi: sono tanti gli argomenti fin qui trattati nelle prime due stagioni, disponibili sul canale Youtube della Fondazione Museo Storico, che andranno presto ad arricchirsi con nuovi episodi.

A prestare al progetto il volto e le doti interpretative l’attore Nicola Sordo, che per le prime puntate, realizzate in pieno lockdown, ha dovuto fare di necessità virtù per attrezzare un piccolo studio di registrazione casalingo: “Ma non appena ci si è potuti muovere più liberamente abbiamo iniziato a registrare presso gli studi del Motion Studio di Marco Benvenuti”, ci racconta. “È stato un passaggio importante, che ha permesso di fare un ulteriore salto di qualità grazie alla loro capacità di creare contenuti audiovisivi di livello, unita alla grande cura nella scrittura dei testi messa dai ricercatori della Fondazione”.

Con la seconda stagione i video si sono infatti arricchiti di nuovi effetti e della particolare “mossa speciale”, in cui il conduttore viene catapultato in una fonte visiva rappresentativa dell’epoca, e, muovendosi al suo interno, finisce per interagire con la situazione e con i vari personaggi che hanno fatto la storia. “Una volta mi sono trovato con Napoleone mentre stava per essere incoronato, un’altra nel “nuovo mondo” assieme a Cristoforo Colombo”, spiega l’attore: “A seconda del luogo e del momento storico mi trovo a dover cambiare il modo di recitare; in genere il mio stile vuole essere brillante e comico, per quanto possibile in un video didattico, ma non sempre la situazione consente di fare dell’ironia. Quando, interagendo con l’immagine del ghetto di Varsavia mi sono trovato a raccontare un tema delicato come l’Olocausto, è stata l’esperienza attoriale a consentirmi di trovare il registro giusto”.

Un’attenzione alla qualità e ai dettagli che probabilmente rappresenta il segreto del progetto, capace, grazie alle potenzialità del web, di rivolgersi ad un pubblico inaspettatamente vasto, varcando i confini provinciali, e di ricevere apprezzamenti anche dal mondo della scuola. È questo senza dubbio per Nicola Sordo l’aspetto di maggiore soddisfazione: “L’idea non è sostituire la lezione di un professore, che nei contenuti è più esaustiva, ma fornire spunti che possono essere utilizzati anche in classe, come punto di partenza per poi approfondire, magari in presenza, assieme agli allievi”.

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