“Dialèt.Dictionary”, il dizionario online dal dialetto trentino all’inglese

Alcune delle parole all’interno del “Dialèt.Dictionary”

Alcuni suggerimenti sono arrivati anche da Nova Trento, in Brasile. È partito a fine novembre il “Dialèt.Dictionary”, un dizionario online dal dialetto trentino all’inglese nato dalla fantasia di un gruppo di tre amici del 1994 di Pergine e di Caldonazzo, Diego Vezzoli, Mattia Schmidt e Daniele Casagranda.

“Ci siamo ispirati ad alcune pagine che seguiamo sui social”, spiegano. “La scorsa estate, abbiamo iniziato a pensare ad alcune parole in dialetto trentino da tradurre in inglese. In poche ore ce ne sono venute in mente almeno 150”.

La pagina Instagram è stata inaugurata il 29 novembre con la parola “bòm”, i cui correlati sono “alt”, “teso” e “asà”. La traduzione inglese è “enough”, in italiano “abbastanza”; si trovano anche degli esempi – in lingua inglese – dei contesti in cui quel termine può essere usato.  “La nostra traduzione – spiega Diego – è sempre letterale, proprio perché ha lo scopo di divertire ancora di più la persona che la legge. Un anglofono probabilmente capirebbe ciò che vogliamo dire, ma non coglierebbe pienamente il significato della parola. Infatti, ci seguono perlopiù i trentini”. Nel frattempo, la pagina ha raggiunto più di due mila follower, che commentano attivamente i post.

Ogni termine in dialetto è collegato anche a una linea, rappresentata graficamente da Mattia. “Tantissime linee sono storte perché non mi piaceva l’idea che fossero tutte uguali e perfette – spiega -. A volte, invece, le loro forme nascono in base alla parola che rappresentano. Per ‘scavéz’, ad esempio, ho tracciato una linea spezzata, mentre per ‘grop’ ho disegnato un nodo”.

A portare delle “perle” di dialetto trentino è invece Daniele, che a casa l’ha sempre parlato. Ma ci sono anche un sacco di persone che scrivono alla pagina proponendo una parola o un detto; anche da Nova Trento, appunto. I tre ragazzi hanno quindi deciso di lanciare periodicamente dei sondaggi in cui raccolgono le preferenze del pubblico. “Il lavoro è potenzialmente infinito – spiegano entusiasti – ma scegliamo solo i termini più divertenti, perché la pagina è nata per strappare una risata, a noi per primi”.

Da gennaio, Dialèt.Dictionary ha cominciato a dedicarsi anche ai detti trentini, come “meio en fiol en guera che ‘na bira per tera”, provenienti non solo dall’Alta Valsugana, ma da tutto il Trentino.

Qual è la parola preferita del gruppo? “È difficile sceglierne una. Di solito, però, le più belle sono anche quelle più difficili da tradurre, come ‘gnao’, di cui non esiste una vera e propria versione in altre lingue. I nostri termini dialettali preferiti – spiegano
– generalmente vengono anche dal linguaggio agricolo, perché abbiamo lavorato insieme in campagna e, tra pomari e filari, ci siamo divertiti tanto”.

In futuro, Diego, Mattia e Daniele vorrebbero anche creare dei gadget della loro pagina. “Inizialmente pensavamo di realizzarli solo per noi e per i nostri amici – concludono – ma, visto che la nostra idea è stata accolta con molto entusiasmo, saranno disponibili per più persone”.

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