Bruno Pellegrini, “uomo dal cuore grande”: i funerali in piazza a Don

L’ultimo saluto a Bruno Pellegrini: i funerali sono stati celebrati sul sagrato della chiesa di Don

Gli alpini di Don piangono la scomparsa di Bruno Pellegrini, una colonna del Corpo, del quale andava molto fiero e che seguiva con amore e passione.

Poiché la chiesa di Don non avrebbe potuto contenere quanti volevano porgere l’ultimo saluto a Bruno, date le attuali restrizioni, la cerimonia funebre è stata celebrata nel piazzale antistante la parrocchiale del paese. Nella piazza sventolavano tutti i gagliardetti dei Gruppi alpini della Val di Non e di Sole, un tripudio di colori per rendere omaggio, con un grande ultimo abbraccio virtuale, a Bruno, compagno e presenza assidua in tutte le manifestazioni delle penne nere delle Valli del Noce.

Il funerale è stato celebrato da don Carlo Crepaz, assieme a don Renato Pellegrini, fratello di Bruno e padre Giorgio Valentini cappellano militare. “Un uomo con un grande cuore, che sapeva stare con tutti, bambini, giovani e anziani, riusciva a godere della vita ed era sempre disponibile per la comunità”, ha detto don Renato addolorato per la perdita. “Non frequentava abitualmente la chiesa, ma la sua Chiesa erano gli altri, la comunità, il fare del bene e il vivere intensamente la quotidianità”.

In tanti hanno voluto salutare Bruno Pellegrini

Bruno era nato nel 1953, operaio comunale, per un periodo capogruppo degli Alpini di Don, consigliere comunale con il sindaco Enrico Endrizzi, suo grande amico scomparso giovane. “Sono rimasto favorevolmente stupito nel vedere una piazza piena, per una persona umile e buona, sempre disponibile nell’aiutare gli altri”, ha commentato commosso il decano don Carlo Crepaz.

Alla celebrazione erano presenti anche Giorgio Seppi, presidente della protezione civile Trento, e Giorgio De Biasi ex presidente della stessa. “Era un uomo che amava impegnarsi per il bene degli altri, e agire; non si sentiva adatto a fare il capogruppo, carica che ha lasciato al fratello Tullio”, aggiunge in un ricordo appassionato l’amico Marco Endrizzi. “Ha partecipato a tutte le adunate nazionali degli Alpini e a quelle delle Valli del Noce, riusciva sempre a tessere ponti, a creare nuove amicizie che poi coltivava nel tempo. Quando organizzavamo a Don arrivavano molti alpini, frutto delle sue conoscenze e delle sue amicizie. Teneva vivo il ricordo di molte persone della Comunità e degli alpini scomparsi”.

Bruno Pellegrini è andato avanti

Non era sposato, viveva nella casa di famiglia, assieme alla sorella Emanuela; lascia anche un’altra sorella Albertina, sposata a Dambel, il fratello Tullio con cui ha condiviso una vita da alpino, e don Renato, per lungo tempo parroco di Rabbi e attualmente decano in Val di Sole.

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