Parte dall’oratorio di Telve una raccolta per chi è in difficoltà

Uno dei video che i giovani dell’oratorio hanno girato per promuovere la raccolta

Parte dall’oratorio Don Bosco di Telve l’iniziativa “Raggi di Solidarietà”, una raccolta di beni di prima necessità per le famiglie della Bassa Valsugana che stanno affrontando un momento di difficoltà. “L’iniziativa è nata su impulso del gruppo di giovani animatori con il quale ci troviamo ogni domenica sera, ma ha sin da subito coinvolto tutto l’oratorio”, spiega il presidente Flavio Rigon. “Avevo contattato l’associazione Accoglienza Mano Amica di Borgo, meglio conosciuta come Casa Ama. Mi hanno spiegato che in questo periodo stanno facendo fronte alle richieste di più di cento famiglie in difficoltà: da qui è nata l’idea della raccolta. Ci sembrava opportuno dare un piccolo contributo”.

La raccolta, partita il 27 marzo, durerà quattro settimane. I punti d’acquisto sono distribuiti su tutta l’Unità pastorale: sono coinvolte le famiglie cooperative di Carzano, Telve di Sopra e Torcegno. In più, a Telve, partecipano alla raccolta Alimentari Vinante, Alimentari Comin, la Conad, la Cartoleria Pecoraro Elisabetta e il panificio Il Buongustaio. Le persone che decideranno di sostenere l’iniziativa potranno acquistare i beni di prima necessità in questi esercizi. Non si raccolgono solamente prodotti alimentari, ma anche materiale per l’igiene personale e domestica e materiale scolastico per bambini e ragazzi. In particolare, le prime due settimane di “Raggi di Solidarietà” saranno dedicate alla raccolta di prodotti alimentari, mentre la terza e la quarta rispettivamente a quella di prodotti per l’igiene e di materiale scolastico.

“Ogni due, tre giorni – continua Rigon – i nostri volontari passeranno a prendere il materiale e lo consegneranno a Casa Ama”. La raccolta è stata lanciata tramite i social, anche attraverso alcuni video, e nel corso della Via Crucis, in cui i ragazzi hanno portato all’altare la locandina di “Raggi di Solidarietà”. “Noi vogliamo che il nostro essere seguaci di Cristo non sia solo un fatto privato – il messaggio preparato per quell’occasione – ma sia una precisa testimonianza di fede anche nell’ambito sociale, politico e culturale“.

Aggiornamenti sulla raccolta avverranno con alcune comunicazioni affisse all’entrata dei negozi e tramite i social dell’oratorio Don Bosco.

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