Giro d’Italia 2021 Tappa 16: Bernal domina la tappa dolomitica

Come raccontato questa mattina, la sedicesima tappa è ridotta di circa 50 km. Il mondo del web insorge e si infiamma. Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, giustifica queste scelte in difesa della sicurezza dei ciclisti. Il grande problema di fondo erano le condizioni meteo. La pioggia, mista a neve, e il brutto tempo in generale avrebbero colpito i corridori sulle salite e soprattutto sulle discese di Fedaia e Pordoi. I rischi erano molti e oltretutto la diretta televisiva ne ha risentito notevolmente. Tuttavia dalla corsa alcuni corridori sostenevano di voler correre la tappa completa, ma Vegni non voleva fare nemmeno le figure degli anni passati. Il precedente giro, infatti, aveva visto una noiosa passerella lungo tutto il tappone dolomitico.

Alla fine la Crosetta e il Passo Giau sono gli unici GPM affrontati dai corridori. La prima asperità di giornata permette alla fuga di giornata di andare via e tra gli attaccanti brillano lo squalo di Messina, Vicenzo Nibali assieme a Davide Formolo. Durante la lunga scalata del Passo Giau, però, la tappa esplode letteralmente grazie alle pedalate della maglia rosa Egan Bernal, sempre più dominante in questo Giro d’Italia. Il colombiano, infatti, va a recuperare tutti quanti e sugli ultimi km della salita stacca Caruso e Carthy ultimi ostacoli alla sua cavalcata trionfale. Crisi nera, invece per Vlasov (fermato da un incidente), Yates e soprattutto per Evenepoel (il giovane belga va completamente alla deriva con un ritardo di 21 minuti da Bernal).

Vince così a Cortina d’Ampezzo Egan Bernal, ipotecando un pezzo di maglia rosa e guardando tutti dall’alto con una prestazione e una gamba inarrivabile. L’Italia si aggrappa ad un Damiano Caruso da sogno. Il siciliano di Ragusa chiude terzo nella tappa dolomitica e guadagna il secondo posto nella classifica generale a 2’24” dal colombiano. Terzo posto nella generale per Hugh John Carthy a 3’40”. Yates, Vlasov e Ciccone sono ad oltre 4 minuti. Ormai il colombiano si potrà godere il girono di riposo di domani in tranquillità ma soprattutto con una spolverata di dolcezza, perché tra strudel di mele e Sacher c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se proprio invece vorrà esagerare consiglio i canederli, che a Cortina li chiamano “chenedi”.

 

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