Una famiglia di Calceranica trova un sasso di 240 milioni di anni fa

Il fossile trovato da una famiglia di Calceranica risale a 240 milioni di anni fa

Era aprile quando una famiglia di Calceranica ha deciso di andare a fare una gita nel greto del torrente Centa, vicino a Caldonazzo. Certo non si aspettava, questa famiglia, di trovare un fossile risalente a nientemeno di 240 milioni di anni fa, al Triassico inferiore.

“Sin da quando sono piccoli, i nostri bambini hanno sempre nutrito un forte interesse per qualsiasi cosa che brillasse”, spiega il papà. “Spesso organizziamo delle uscite nelle miniere o vicino ai torrenti, in giro per il Trentino. Al più piccolo, che ha cinque anni, è nata una passione particolare per i dinosauri, tanto che ogni tanto mi chiede: ‘Papà, andiamo a cercare i dinosauri’”.

Quando il bambino è incappato in una pietra diversa dalle altre, è nato il dubbio che quello non fosse un semplice sasso, ma che potesse nascondere una storia. Un colpo di martello e il sasso si apre “come un libro, mostrando quelli che sembrano dei tratti scritti con un carboncino”, spiega il papà di Calceranica nel racconto che è stato condiviso sulla pagina Facebook del Comune di Calceranica. La prima ipotesi, nata dopo aver sentito l’ex direttore della miniera del parco di Calceranica, ha fatto pensare che si trattasse di resti vegetali. Dopo un giro di telefonate, il papà è arrivato alla sezione geologia del Museo delle Scienze di Trento, e in particolare a Marco Avanzini, che conferma l’ipotesi dei resti vegetali.

La formazione rocciosa è chiamata dai geologi “Strati di Voltzia”, il nome di una pianta antenata delle attuali conifere

La formazione rocciosa che li contiene è chiamata dai geologi “Strati a Voltizia”, perché nelle sue argille consolidate e diventate roccia si trovano i resti della Voltizia, una pianta antenata delle attuali conifere. Si tratta di fossili non comuni, ma in ogni caso conosciuti lungo le pendici settentrionali della catena che, dalla Vigolana, arriva fino alla Val di Sella. “Avanzini ci ha detto che, in passato, ha raccolto alcune testimonianze simili”, aggiunge il papà. In particolare, nel conoide delle Lochere sono state trovate le piccole ossa di rettili. Dopo l’allargamento della strada che porta all’Altopiano della Vigolana, inoltre, era stato ritrovato anche l’omero di un grande rettile marino.

A quel tempo, infatti, la Valsugana si trovava sulla costa sud di una grande isola che occupava tutte le attuali Dolomiti.

La preparazione della teca per il fossile, che sarà inserito all’interno del Museo della Miniera di Calceranica

I fossili saranno esposti a breve all’interno del Museo della miniera di Calceranica, che, si spera, dovrebbe riaprire a breve. “Ci è sembrata la cosa più logica da fare”, conclude il papà. “Stamattina un mio amico che fa il falegname ha costruito una teca per il fossile, che fra poco porteremo al Museo”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina