La Portineria della Paix, un esperimento di comunità in Passaggio Teatro Osele

La presentazione dell’iniziativa

Un esperimento di welfare di prossimità che è stato presentato stamattina, giovedì 10 giugno, e che arriva direttamente dalla Francia. Stiamo parlando della Portineria de la Paix, attiva da qualche settimana nella galleria di Passaggio Teatro Osele, dove si trova anche il Café de la Paix, gestito da tre anni dall’associazione culturale Dulcamara. “Quando i gestori del Café de la Paix mi hanno presentato l’iniziativa, ho pensato che fosse proprio quello che serve alla città, non solo a questa zona”, ha spiegato il sindaco di Trento Franco Ianeselli.

La Portineria, come hanno raccontato Massimiliano Cadrobbi e Giulia Cutello, rispettivamente presidente di Dulcamara e coordinatrice del progetto, nasce dall’esigenza di rispondere ad alcune difficoltà che, da anni, caratterizzano questa zona di Trento. “Il modello, in realtà, viene dalle portinerie che, in Francia, stanno alla base dei grandi stabili”, ha detto Cutello. “Ma si adatta bene alle esigenze che abbiamo individuato. Vorremmo essere un punto di riferimento per le persone che attraversano e che vivono Passaggio Teatro Osele”.

Alcuni servizi, come la consegna della posta e dei pacchi, sono già partiti. Altri stanno partendo o partiranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. “È fondamentale il coinvolgimento di tutti i cittadini e le cittadine”, ha spiegato Cadrobbi. “Si tratta infatti di un’esperienza che necessita dell’apporto di tutti per essere utile e vincente”. È stata (ed è tuttora) aperta una call per volontari, che possono mettere a disposizione il loro tempo e le loro competenze all’interno della Portineria.

Di che cosa si occuperà questo spazio di welfare rigenerativo? Assieme al Centro Storico Piedicastello e Pronto Pia si sta pensando a una serie di attività per gli anziani. Nel frattempo, ogni mercoledì mattina un gruppetto dei circa novanta anziani soli che abitano in zona si incontra per leggere i giornali assieme al professor Fabio Pipinato.

La lettura dei giornali, una delle attività della Portineria

L’associazione Alchemica, invece, ha aiutato nella riqualificazione del Passaggio, arricchito ora di “Riflessi di identità” – questo il nome del progetto artistico. Le colonne del cortile, ora, sono adornate di piccoli ritagli di specchi in cui chiunque può riflettersi. Una metafora che spiega come la Portineria de la Paix vorrebbe cercare di adattarsi e rispondere ai bisogni della comunità.
Dulcamara sta lavorando anche per attivare una colonia estiva per bambini una volta a settimana. “Vorremmo cercare di coinvolgere, in questo, anche gli anziani”, ha detto Francesca de Pretis, la portinaia. Il mercoledì sera, invece, l’associazione La Chichera porta le sue borse “Prosàc” in Passaggio Teatro Osele.

Inizieranno domani, venerdì 11 giugno, una serie d’incontri culturali curati da la Portineria de la Paix assieme alla libreria Due Punti. La rassegna si chiama “Tutti giù in cortile”. “Abbiamo scoperto che la filastrocca ‘Tutti giù per terra’ è nata per esorcizzare la paura della peste nera – ha spiegato Giulia Cutello -. ‘Tutti giù in cortile’, quindi, è il nostro invito ad occupare lo spazio esterno di Passaggio Teatro Osele e riattivarlo attraverso arte e cultura”.

Ne è passata quindi di acqua sotto i ponti da quando il Café de la Paix ha iniziato il suo percorso, nel 2010. “Ci sono stati dei cambi di gestione e dei momenti complicati”, ha detto Andrea La Malfa, presidente di Arci del Trentino. “Però alla fine l’intuizione di riaprire e riqualificare questo posto tramite la cultura ha dato i suoi frutti. E questo è un periodo in cui è importante ricostruire. In tanti sensi. Non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche dal punto di vista culturale e sociale”.

Passaggio Teatro Osele a Trento
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