A San Lorenzo Dorsino, un oratorio in cammino

Gli animatori dell’oratorio.

San Lorenzo Dorsino. L’anno scorso, al termine del lockdown, quando il direttivo dell’oratorio di San Lorenzo Dorsino ha saputo che non avrebbe potuto organizzare né il Grest né i campeggi, una catechista dell’associazione ha proposto una caccia al tesoro per coinvolgere tutto il paese, testimonianza della voglia ripartire. Da questa prima idea è nata l’iniziativa “4 Passi per il Banale” che quest’anno si rinnova con una formula arricchita. “Avevamo deciso di organizzare questa prima attività in modo da tenere attivi i bambini e i ragazzi, ma anche le famiglie, in modo da far capire alla comunità che come associazione Noi oratorio San Lorenzo eravamo attivi anche in quell’estate un po’ complessa”, ci spiega Simone Litterini, uno degli animatori e membro del direttivo dell’associazione.

Come ci raccontano gli animatori, durante la seconda ondata, da ottobre 2020 a maggio 2021, il ritmo delle attività è un po’ calato rispetto ai mesi del lockdown, quando sul sito dell’associazione venivano proposte ogni giorno delle sfide, anche se la partecipazione non era molta. “Qualche volta ci siamo incontrati online ma partecipavano solamente i ragazzi delle superiori e gli incontri non erano organizzati. Adesso con le nuove sfide che abbiamo lanciato e con i ‘4 Passi per il Banale’ il nostro oratorio si sta aprendo di più anche verso il resto del paese che apprezza e partecipa alle nuove proposte che attiviamo”, osserva l’animatrice Adriana Paoli. “Credo che ciò sia importante non solo per mantenere i legami, ma anche per coinvolgere chi prima non frequentava l’oratorio”.

Solitamente gli animatori organizzavano tutti i sabati delle serate che coinvolgevano circa quaranta bambini delle elementari e una quindicina di ragazzi delle medie, che divisi in gruppetti giocavano insieme e facevano dei lavoretti. Da qualche anno i ragazzi organizzavano una tendata in vista della festa della Madonna di Deggia, che cade il 27 maggio. “Solitamente animavamo la Messa, ma quest’anno non è stato possibile proporre l’iniziativa”, commenta Simone Litterini. “Ma non ci siamo persi d’animo e, ispirandoci all’iniziativa ‘Un sasso per un sorriso’, ognuno ha decorato un sassolino che abbiamo portato al Santuario della Madonna di Caravaggio a Deggia, realizzando una strada che sta a simboleggiare il cammino che stiamo facendo insieme”. Per quest’estate non è in programma il Grest ma gli animatori hanno comunque organizzato quattro pomeriggi di attività che fanno scoprire ai ragazzi, divisi per fasce d’età e affiancati da un istruttore, l’arrampicata, la mountain bike e il basket.

Tornando alle attività degli scorsi mesi, durante l’Avvento 2020, invece, gli animatori hanno proposto il “Progetto cento presepi”: ai partecipanti veniva dato un numero da uno a cento, che andava appeso a fianco del proprio presepe, realizzato all’esterno; si realizzava così un percorso che legava a filo diretto tutte le natività esposte. Sempre nello stesso periodo è stato consegnato casa per casa un biglietto realizzato dai bambini che raccoglieva un pensiero e un disegno a tema per augurare Buon Natale e dare un segno di vicinanza a tutti coloro che erano in difficoltà. Speranza e rinascita che sono state testimoniate anche quando una mamma, molto attiva in oratorio, ha proposto di far decorare ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie e delle superiori dei vasetti contenenti dei semi che sono stati portati agli anziani del paese.

“Da noi i ragazzi di terza media iniziano già ad essere pre-animatori e quindi a essere coinvolti di più nell’organizzazione delle attività”, spiega Adriana Paoli. “Tutti fanno tutto – le fa eco Simone Litterini –, infatti, i bambini delle elementari sono seguiti dagli animatori delle superiori, seguiti a loro volta dai più grandi”. Un po’ come una ruota che non smette mai di girare.

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