A Folgaria la Pro Loco riparte con “Degustando l’Oltresommo”

Una delle scorse edizioni di “Degustando l’Oltresommo”

Oltresommo è un luogo che sa di immaginario, come la “Terra di mezzo” di J.R.R. Tolkien. Infatti non si trova nella toponomastica, sulle mappe antiche e nemmeno in Google earth. È il territorio, nel comune di Folgaria, sito tra il Passo del Sommo e l’Altopiano di Lavarone. Non esiste sulla carta geografica, però si trova nei pensieri, nelle azioni, nella vita di chi abita i suoi piccoli masi. Undici per la precisione, uniti saldamente in un’unica Pro Loco, la Nosellari Oltresommo, che, dopo l’anno di stop forzato dal Covid, ha deciso di “ripartire” domenica 18 luglio riproponendo la “Degustando l’Oltresommo”.

“Si tratta di una camminata enogastronomica di 10 chilometri immersi totalmente nella natura incontaminata, attraverso i borghi di San Sebastiano, Morganti, Cueli, Carbonare, Prà di Sopra e Nosellari, di livello semplice adatta a tutti e alle famiglie con bambini”, spiega Simone Cuel, vicepresidente della Pro Loco e storico organizzatore dell’evento. “Lungo il percorso i partecipanti potranno assaggiare i prodotti tipici dell’Alpe Cimbra come il formaggio “Vezzena“ nelle sue stagionature, il pane fragrante dei nostri forni, i salumi tipici locali, i vini e le birre artigianali”. Oltre al buon cibo, note musicali, racconti dei nonni, strumenti da lavoro antichi e moderni a confronto accompagneranno i camminatori, che potranno essere al massimo 600. In questa edizione, la biglietteria sarà solo online sul portale www.oltresommo.it (25 euro, ridotto a 20 per ragazzi dai 7 ai 14 anni, gratuito fino ai 6 anni).

“Un viaggio dai confini meravigliosamente autentici”, così lo descrive Cuel. San Sebastiano, il paese del campanil vecio, memoria della Grande Guerra; Morganti con il suo giardino delle Api; Cueli-Liberi: nido del Mulino dei Pistori, e poi il “Sentiero dell’Acqua” lungo l’Astico, che conduce a Carbonare, maso dove nei tempi antichi si produceva il carbone di legna, passando poi per el Pont dei Leoni, per toccare infine Prà di Sopra, piccolo borgo in fiore, e Nosellari, terra del nocciolo e del porro.

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