Dal Rolle al Castellazzo, invito alla contemplazione

Passo Rolle. La visita alla chiesetta dedicata all’Assunta è un buon inizio di questo itinerario, fino alla statua del Cristo Pensante

Un piccolo cartello posto lungo l’itinerario di salita, intitolato “Un diabolico connubio”, condensa l’essenza di tutte le contraddizioni che caratterizzano questo luogo, come tanti altri delle nostre montagne. Al cospetto di un panorama di rara bellezza, l’uomo ha costruito il proprio paesaggio, fatto di case, strade, tralicci, funi, sbancamenti. Tra esigenze di sopravvivenza, necessità belliche ed in seguito la scelta di utilizzare questi luoghi per l’economia del turismo, l’impronta umana ha pesantemente trasformato il territorio, quasi incapace di trovare un limite ai propri bisogni.

L’itinerario fa base presso il grande posteggio di Passo Rolle (1.980 m). La visita alla chiesetta dedicata all’Assunta è un buon inizio della gita. Dal Passo, di fronte alla casa cantoniera, un sentiero porta in direzione nord verso gli impianti di risalita, fino ad incrociare la sterrata che collega i rifugi più in quota (1.995 m). Da questo punto prende avvio il sentiero che conduce a Passo Costazza con indicazione Baita Segantini (2.174 m). Poco oltre il rifugio, a sinistra, inizia il sentiero R01 denominato Trekking del Cristo Pensante. Aggirati i pendii della Costazza, con splendida vista sulle Pale di San Martino, la rocciosa parete del Monte Castellazzo si impone alla vista come le mura di una fortezza. A quota 2.135, terminata la breve discesa dal versante settentrionale della Costazza, si cominciano ad incontrare i resti delle opere costruite durante la Grande Guerra.

Lungo il sentiero che porta verso la vetta del Castellazzo si incontrano caverne e ruderi di baraccamenti e trincee a difesa del presidio militare. Lo stesso sentiero si regge su antichi muri di contenimento, costruiti a regola d’arte più di cento anni or sono. Giunti ai piedi della vetta, troviamo la grande croce di metallo e la statua del Cristo seduto in atteggiamento pensoso. Il panorama è ampio ed abbraccia l’intero circo di montagne che si aprono tutto attorno (2.333 m). La presenza del Cristo Pensante e la maestosità del luogo inducono alla contemplazione e alla riflessione. Che la costruzione di questi simboli della fede voglia rappresentare un segno di pentimento per la scarsa attenzione che l’uomo riserva al Creato?

La discesa si sviluppa sul versante opposto a quello della salita, fino a raggiungere la strada sterrata ed il Rifugio Capanna Cervino (2.082 m). Continuando in discesa si giunge in breve alla sella di quota 1.995 metri e per lo stesso itinerario dell’andata fino a Passo Rolle.

PUNTI DI INTERESSE

CHIESETTA DELLA MADONNA ASSUNTA A PASSO ROLLE
Costruita nel 1942 per iniziativa e disegno di Giovanni Segat, venne benedetta il 15 agosto del 1943. Del tutto anonimo l’interno, l’aspetto esterno si confronta positivamente con le vette che le fanno da sfondo. A Ferragosto si celebrano la Messa e la Festa delle Guide Alpine.
IL CASTELLAZZO
In importante posizione per il controllo di Rolle e Valles, venne occupato dalle truppe italiane nell’autunno del 1915. Ritornò sotto il controllo austroungarico due anni dopo, in seguito alla rotta di Caporetto.
CRISTO PENSANTE
www.trekkingdelcristopensante.it È stato ideato e fortemente voluto dal predazzano Pino Dellasega che ne ha raccontato la storia e le motivazioni nel libro “Il Cristo Pensante delle Dolomiti”. Eretto in vetta al Monte Castellazzo il 16 giugno 2009.

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