Il vescovo Lauro sui profughi afghani: “Diocesi pronta ad aprire le porte: lo chiede il Vangelo”

L’Arcivescovo Lauro Tisi in cattedrale a San Vigilio. Foto © Gianni Zotta

L’arcivescovo di Trento Lauro Tisi si è espresso in merito all’eventualità di accogliere profughi afghani in strutture diocesane: “L’accoglienza dei profughi afghani è un’emergenza umanitaria alla quale la Diocesi di Trento è pronta ad offrire risposta, per tutto quanto le sarà possibile, d’intesa con le autorità competenti. È il minimo che possiamo fare, anche per compensare le gravi responsabilità dell’Occidente nella gestione della crisi afghana, come già ho avuto modo di denunciare”

“Ci impegniamo – ha aggiunto monsignor Tisi – a dare ospitalità, come accaduto con chi era in fuga dalla Siria, a quanti arriveranno attraverso i corridoi umanitari, ma vorremmo anche richiamare l’attenzione su chi cercherà una via di salvezza attraverso altre strade, come la martoriata rotta balcanica, dimenticata dai media e sulla quale la nostra Diocesi e altre realtà associative trentine da settimane richiamano l’attenzione con la campagna “Cambiamo rotta!. La porta di chi ha la fortuna involontaria di vivere in libertà e democrazia non può che essere aperta a chi non gode della stessa sorte: lo chiede sì il Vangelo, ma è scritto – se solo lo vogliamo riconoscere – nel DNA stesso di ogni essere umano”, conclude l’Arcivescovo.

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