Nel cuore nessuna croce manca: il ricordo dei caduti trentino tirolesi a Trento e Rovereto

La cerimonia al cimitero di Trento…

Nei giorni 14 e 15 ottobre sono stati ricordati i caduti trentino tirolesi della prima guerra mondiale. Come previsto dalla legge provinciale 11/2017, infatti, il 14 ottobre è la Giornata per ricordare le vittime e i caduti trentini della Grande Guerra. La data ricorda che in quel giorno nel 1914 iniziò un’offensiva austriaca durante la quale si verificarono scontri sanguinosi sul fiume San, affluente della Vistola, nel corso dei quali morirono molti soldati trentini. Con questa data si intende anche ricordare i profughi trentini portati all’interno dell’impero ed in Italia allo scoppio della guerra dichiarata dall’Italia all’impero Austria-Ungheria

Nella mattinata di giovedì 14 ottobre, presso il monumento, eretto nel 1916 e situato nel cimitero di Trento, si è svolta una cerimonia religiosa. Dopo l’ intervento delle autorità presenti – l’assessore Mirko Bisesti e il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina – Enzo Cestari, comandate provinciale degli Schützen della Provincia di Trento, ha ricordato gli eventi sanguinosi dei quattro anni di guerra che hanno coinvolto anche la popolazione civile. “Ritornando a quanto accaduto in quegli anni, non mi sembra che aver passato e vissuto quelle tragedie abbiano insegnato qualcosa.  La frase ‘la storia è una grande maestra ma gli uomini sono dei pessimi scolari ” viene ogni giorno confermata”, le parole di Cestari.

È intervenuto anche Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico. “Il ricordare questi avvenimenti, non deve essere fine a se stesso ma deve contribuire a formare una memoria collettiva a riguardo di questo periodo di storia che è stato per troppi anni dimenticato e mal interpretato”.

Padre Armando, storico cappellano del cimitero, ha poi benedetto le corone e lo stesso mausoleo. Sono state anche deposte tre coroncine a ricordo di tre militari sepolti nella zona monumentale e che probabilmente non venivano ricordati da dopo la fine della guerra.

…e quella del giorno seguente, venerdì 15 ottobre, sotto Maria Dolens

Venerdì 15, nel pomeriggio, si è tenuta una cerimonia civile alla Campana Maria Dolens  al colle di Miravalle in Rovereto. Erano presenti il presidente della Provincia Autonoma Maurizio Fugatti, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e le delegazioni dei Kaiserschützen , Standschützen e Schützen della provincia. L’ ambasciatore Marco Marsilli, reggente della fondazione Opera Campana dei Caduti, ha ricordato quante sofferenze ha avuto il popolo trentino e in particolare gli abitanti della Vallagarina; ospite d’onore Walter Murauer vice presidente della Croce Nera austriaca: fondata nel 1919, si occupa del ricordo dei caduti e anche del recupero dei monumenti e cimiteri di guerra presenti sul territorio europeo collaborando anche con altre associazioni d’ arma. Murauer ha ricordato l’importanza di vivere in una Europa unita, pacificata. Si detto onorato di essere presente e di comprendere quanto ha sofferto il popolo trentino a causa della guerra e anche delle relative conseguenze tra le quali l’internamento nei campi profughi

I cento solenni rintocchi di Maria Dolens hanno commosso i presenti ponendo, idealmente, un monito: basta guerre!

Queste giornate hanno fatto seguito all’ iniziativa “Nel cuore nessuna croce manca”. Un’iniziativa della Provincia autonoma di Trento e del Museo storico italiano della guerra ha inteso risarcire quel lungo silenzio a riguardo di tutti i trentini morti nella Prima guerra mondiale, senza distinzione di uniforme o di bandiera, con una cerimonia piena di rispetto e di pietà.

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