“Forest Frame”, il fascino delle foreste trentine ritratto da Maurizio Galimberti in mostra al Museo di san Michele

Sarà inaugurata mercoledì 17 novembre alle 17.30 la mostra “Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà”, che espone, negli spazi del Museo di san Michele gli scatti poetici di Maurizio Galimberti. Ventisei opere che indagano il rapporto tra natura e umanità e presentano uno spaccato del Trentino di grande emozione.

Con un linguaggio decisamente poetico, tra alberi spezzati dalla furia della tempesta e altri che riportano ad antiche suggestioni, il maestro fotografo propone una sorta di viaggio onirico, al di là del tempo e dello spazio, ritraendo paesaggi delle foreste trentine (Fiemme e Fassa, Valsugana, val di Non, Molveno, val di Cembra, di Arco). Protagonista di un emblematico scatto appositamente realizzato per l’occasione dell’esposizione al Museo di San Michele, è il Castello di Monreale: il maniero è raffigurato in una sorta di visione onirica, quasi a creare un tessuto dove trama e ordito manifestano i potenti emblemi del territorio, il bosco e i tralci di vite, simbolo della Piana Rotaliana. L’artista, in questo modo, rappresenta magnificamente il contesto dell’allestimento della mostra.

Di questo viaggio silvestre l’autore scrive: “Tutto è onirico, tutto è lento, tutto si fa osservare. Nelle mie immagini si accumulano montagne fiabose. Sono un surrealista, sono un fotografo, pittore, scultore. La mia fotografia è un piccolo mosaico, la mia fotografia è un single doppio scatto, lavoro sull’asta della fotografia. Lavoro su una linea di confine fotografico tanto cara a Luigi Ghirri. Tutto accade dentro il mio viaggiare in Trentino. Sublime Trentino mi emozioni, mi scrivi sensazioni senza tempo… la voce di mia Madre riecheggia nella foresta, è una voce che mi accarezza, vorrei non finisse mai”.

“Una metamorfosi che incalza lo sguardo fotografia dopo fotografia, in un sapiente gioco di capovolgimenti, ricomposizioni, frammenti, dettagli. Uomini, bestie, cose, scompaiono in questo grande mosaico visivo. È la natura che si trasforma e mostra nell’assenza l’anima e il volto umano. Tra sogno e realtà esplode un linguaggio che appartiene soltanto alla poesia: immagini come parole, precise, per nulla lasciate al caso, ma evocative di un immaginario che svela l’incanto e il segreto della bellezza”, illustra la curatrice Beatrice Mosca.

La mostra è visitabile fino al 30 marzo 2022 nei consueti orari di apertura del Museo (dal martedì alla domenica 9.00-12.30 14.30-18.00). È consigliata la prenotazione sul sito del Museo www.museosanmichele.it o al numero di telefono 0461 650314.

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