Caro bollette, la giunta provinciale incontra i sindacati che chiedono “un intervento straordinario”

Il caro bollette preoccupa ancora. Sindacati e giunta provinciale si sono trovati il 27 gennaio

Preoccupa il caro bollette, tanto che ieri (giovedì 27 gennaio) la Provincia di Trento ha incontrato i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiesto “misure urgenti” per ridurne l’impatto, assieme a quello dell’inflazione sui redditi delle famiglie trentine.

I sindacati hanno incontrato Mario Tonina, vicepresidente della Provincia, e l’assessore Achille Spinelli, a cui hanno chiesto un intervento per integrare i bonus statali per le famiglie. “La misura del Governo Draghi va nella giusta direzione, ma purtroppo taglia fuori i redditi medi, comunque fortemente sotto pressione – hanno detto Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. E’ importante che la Provincia direttamente o attraverso le società partecipate agisca per dare sollievo alle famiglie”.

Gli aumenti di spesa per l’energia elettrica e il gas, infatti, sono notevoli per le famiglie. “Si supereranno facilmente i 1.000 euro di aumenti a nucleo in un anno”, ricordano allarmati i segretari generali di Cgil Cisl Uil.

Le tre sigle hanno quindi posto sul tavolo alcune proposte, tra cui il recupero dell’inflazione nei benefici alle famiglie tramite l’Icef, il ripristino dell’esenzione dall’addizionale Irpef fino a 20mila euro di reddito, l’utilizzo delle potestà dell’autonomia per la concessione di sgravi sulle bollette elettriche.

I sindacati hanno anche sollevato il tema della politica energetica nella chiave della transizione ecologica e della competitività del sistema trentino. “È tempo che le imprese investano nella produzione di energia rinnovabile a partire dal fotovoltaico“, hanno sostenuto, aggiungendo poi che: “Bisogna poi prevedere forme di sostegno per il risparmio energetico delle abitazioni quando finirà il bonus statale”.

La giunta provinciale si è impegnata a presentare un pacchetto di interventi da portare in aula nei prossimi mesi, dopo aver verificato le misure adottate a livello nazionale da parte del Governo. Lo strumento potrebbe essere il disegno di legge sull’addizionale Irpef approvato in giunta, che inizierà il suo iter in Consiglio provinciale a marzo.

La Provincia sta verificando anche la possibilità di sostenere i privati che investono nelle rinnovabili e interventi  per aiutare anche le imprese alle prese col caro-bollette.  Il vicepresidente Tonina ha evidenziato come “l’incontro sia stato utile per raccogliere indicazioni e suggerimenti su di un tema che ha un impatto importante su famiglie e imprese. Le soluzioni non sono facili da trovare, ma il nostro sforzo va nella direzione di trovarle per aiutare in particolare i soggetti più fragili”.

Per l’assessore Spinelli, “accanto all’intervento statale, è importante che come autonomia ci attiviamo con gli strumenti che abbiamo per aiutare famiglie e imprese”.

Il direttore generale Nicoletti, presente all’incontro, ha chiarito come “al fine di intervenire in maniera corretta, serve comprendere se si tratterà di impiegare risorse per un sostegno una tantum o se il caro energia durerà più a lungo: in questo caso serviranno misure di maggior durata”.

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