Una “psicologa di quartiere” attiva in tre farmacie di Trento: l’iniziativa del Comune

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Da mesi si parla di “psicologo di quartiere”, ed ecco che ora nasce un’iniziativa pensata dal Comune di Trento per far fronte alle fragilità nate in questi due anni di pandemia.

“Il progetto parte da una sollecitazione di alcune circoscrizioni e del Consiglio comunale – racconta Chiara Maule, assessora alle politiche sociali del Comune di Trento -, che ci impegnava a trovare una proposta aperta in primo luogo ai giovani, che mostrano delle difficoltà a recuperare la dimensione dello stare insieme”.

La proposta, inizialmente focalizzata sui giovani, è stata poi ampliata alle persone a tutte le età, e sarà concretizzata grazie all’aiuto delle farmacie comunali e del Punto Famiglia, promosso dal Servizio Welfare e coesione sociale in collaborazione con l’associazione AMA (Auto Mutuo Aiuto).

L’adesione delle farmacie comunali è stata strategica. “Non volevamo un posto connotato – spiega Maule – quindi non volevamo mandare direttamente le persone dagli psicologi dell’Apss o negli uffici delle circoscrizioni, né tanto meno portarli alle politiche sociali. Cercavamo quindi un posto poco connotato e però al tempo stesso conosciuto, altrimenti si rischiava di fare troppa fatica per raggiungere chi ha bisogno di questo servizio. Parlando con le farmacie comunali, quindi, siamo riusciti a raggiungere un accordo: loro metteranno a disposizione degli spazi”.

Tre le farmacie che si attiveranno alcuni giorni della settimana, ospitando una psicologa messa a disposizione dal Punto Famiglie e da AMA, che sarà pagata dal Comune. Le farmacie sono quella di Cognola, quella di Piedicastello e la Farmacia Clarina. “La farmacia in questo momento è un luogo frequentato da tutti – dice Maule -, giovani e anziani senza distinzioni”.

La farmacia di Piedicastello, in particolare, servirà anche per la circoscrizione Sardagna, dalla quale – assieme alle circoscrizioni Argentario (che per prima ha elaborato un documento sullo psicologo di quartiere) e Oltrefersina – è partita la richiesta dello “psicologo di comunità”. “Dato che Sardagna non ha una farmacia, abbiamo scelto la farmacia di Piedicastello – aggiunge Maule -, così per chi è a Sardagna basta scendere per usufruire del servizio, che al tempo stesso viene in questo modo garantito anche alle persone del centro storico”.

Cosa farà la psicologa di quartiere? “La parte medica è delegata alla provincia – spiega l’assessora alle politiche sociali -, anche se noi, essendo un servizio sociale, abbiamo degli psicologi di riferimento per quelli che sono gli interventi iniziali, i primi contatti per le persone che arrivano in cerca di aiuto“. Più che sportello psicologico, dunque, si tratterebbe di uno “sportello di ascolto”, come lo definisce Maule. “Si cerca di accogliere le persone che hanno bisogno di aiuto, sperando che nella maggior parte dei casi si tratti ‘semplicemente’ di una difficoltà relazionale dovuta al periodo di chiusura e di pochi contatti sociali. Un problema, quindi, che il territorio può risolvere facendo da tramite tra le persone e i servizi che esistono e che magari sono poco conosciuti. Se dovessero invece rivolgersi allo sportello delle persone che hanno delle patologie o dei problemi che devono essere presi in mano da uno specialista, ci faremo carico, per quanto possibile, di velocizzare i rapporti con l’Apss per rispondere alle loro richieste”.

Lo “sportello di ascolto” è un’aggiunta al servizio che il Comune di Trento offre con il Punto Famiglie. “Durante il lockdown abbiamo avuto un aumento di richieste – dice Maule – tant’è che avevamo già aumentato le ore per accedere al Punto Famiglie. Si sono rivolte a noi tante coppie e genitori che chiedono un supporto per la gestione dei figli adolescenti durante questo periodo di pandemia”.

Le tre farmacie – Cognola, Piedicastello e Clarina – fanno da apripista. I canali del Comune di Trento diffonderanno la possibilità dello “sportello di ascolto”, e anche le farmacie comunali aiuteranno a far scoprire quest’opportunità attraverso la loro app e parlando dell’iniziativa con i loro clienti.

“Ci vorranno tre, quattro mesi per capire se quest’idea funziona – conclude Chiara Maule – e poi valuteremo se aumentare i punti di accesso o le ore in cui il servizio è disponibile. Se vedremo che è un servizio che serve, lo amplieremo sicuramente”.

L’iniziativa dello “spazio di ascolto” è stata presentata in Comune, a Trento, lunedì 7 febbraio

Orari dello sportello, che sarà attivo dall’8 febbraio: martedì dalle 8.30 alle 10.30 a Piedicastello; mercoledì dalle 12.00 alle 14.00 in Clarina; giovedì dalle 15.00 alle 17.00 a Cognola.

Per informazioni e appuntamenti si può chiedere direttamente al farmacista, utilizzare l’applicazione Farm@app oppure telefonare al numero dedicato 0461 381050, attivato dalle farmacie comunali.

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