Il benvenuto dell’Ordine ai 7 infermieri albanesi: “Ma non può essere la soluzione alla carenza di organici”

Anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento ha salutato con un benvenuto e l’augurio di buon lavoro ai 7 infermieri laureati presso l’Università cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana arrivati a Trento grazie all’iniziativa portata avanti dalla Cooperazione trentina, allo scopo di fronteggiare il problema della cronica carenza di professionisti sul nostro territorio.

Secondo l’Ordine però, “è chiaro che questa non può essere la soluzione alla carenza di organici in particolare nelle RSA, ed è fondamentale e prioritario che la Politica provinciale attivi in forma condivisa con l’Ordine e le parti interessate, azioni concrete e tangibili per la valorizzazione della professione infermieristica e per aumentare l’attrattività del sistema sanitario Trentino nei confronti della nostra professione. Rispetto a questo l’Ordine delle Professioni Infermieristiche e la Provincia Autonoma di Trento hanno avviato, con un primo incontro il 14 dicembre 2021 e un secondo incontro il 3 febbraio 2022, un percorso di dialogo e alleanza formalizzando in una bozza di documento di programma su “L’assistenza infermieristica nel sistema socio – sanitario trentino”, che sarà portato nei prossimi giorni sul tavolo del Consiglio direttivo dell’Ordine, gli impegni e le relative priorità per la valorizzazione della professione infermieristica in Trentino. La finalità del programma e delle conseguenti azioni condivise deve essere quella di garantire al sistema sanitario provinciale e quindi ai cittadini, più infermieri e più infermieri specializzati e motivati”.

Si sono aperti in questi giorni, a livello nazionale, gli Stati Generali della professione infermieristica. Lo hanno deciso con forza i 102 presidenti degli Ordini provinciali degli infermieri, sostenendo una proposta del Comitato centrale della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), che poco meno di un mese fa ha inviato una lettera aperta a Governo, Parlamento, istituzioni, Regioni e Province Autonome in cui aveva annunciato di voler coagulare una risposta unitaria, indipendente da appartenenze sindacali e partitiche, da ruoli e posizioni. Una proposta concreta per il Paese che diventerà il perno delle richieste e del confronto con le istituzioni e la classe politica perché non si penalizzi più nessun protagonista del Servizio Sanitario Nazionale e che si risponda finalmente in modo esaustivo ai bisogni di salute e assistenza delle persone. “Il momento è cruciale – ha affermato la Presidente nazionale Barbara Mangiacavalli -: le scelte della politica di oggi avranno ripercussioni almeno per i prossimi 20 anni. Questo gli infermieri lo sanno ed è bene che ne prendano coscienza anche le istituzioni direttamente dalla voce di 456.000 infermieri italiani per tramite della Federazione e di tutti gli OPI Provinciali “.

“È ancora possibile scrivere una storia che restituisca dignità agli infermieri e ai loro assistiti. Oltre le promesse devono seguire i fatti e il documento di programma per la professione infermieristica a livello provinciale e gli Stati generali ne sono e ne saranno la base di orientamento. Bisogna investire sugli infermieri con azioni condivise e tangibili. Gli infermieri sono una risorsa fondamentale per il nostro Servizio Sanitario e per la tutela della salute dei cittadini. E in futuro lo saranno sempre di più” – conclude il Presidente Daniel Pedrotti.

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