Emergenza ucraina, le indicazioni della Diocesi per parrocchie e gruppi Caritas

L’Università di Trento lancia una raccolta fondi per l’Ucraina e per l’Afghanistan

L’arcidiocesi di Trento è attiva per cercare di offrire risposte efficaci all’emergenza ucraina, coordinate con l’ente pubblico, attraverso la Caritas. Ecco alcune informazioni dettagliate per organizzare al meglio la macchina della solidarietà ed evitare di disperdere risorse preziose.

AIUTI E RACCOLTE

Si invita a sostenere le associazioni riconosciute che già stanno operando per la solidarietà materiale, evitando di aggiungere canali di raccolta non collegati, così favorire un modello di coordinamento tra tutte le realtà.

DONAZIONI

Una risposta efficace è rappresentata dalle donazioni in denaro attraverso le quali sostenere i progetti della nostra Diocesi, delle Caritas ucraine e dei Paesi confinanti:

per sostenere i progetti avviati da Caritas Italiana in accordo con le analoghe organizzazioni in Ucraina, e i progetti specifici della Caritas Diocesana, si possono effettuare versamenti sul conto corrente bancario della Cassa Centrale Banca – IBAN IT 41 G035 9901 8000 0000 0081 237 – intestato a Arcidiocesi di Trento/Caritas Diocesana con la causale “Emergenza Ucraina”;

per sostenere il Tavolo per la solidarietà responsabile (coordinato dal Comune di Trento in collaborazione con altri enti tra cui la stessa Caritas diocesana), che si occuperà dell’accoglienza di nuclei familiari nelle strutture locali, si possono effettuare versamenti sul conto corrente bancario IBAN IT7Y0830401811000045356565 intestato a Cooperativa sociale Villa S. Ignazio con la causale “Emergenza Ucraina”.

INFORMAZIONI GENERALI PER I CITTADINI UCRAINI

In linea generale, ai cittadini ucraini che arrivano in Trentino è chiesto di segnalare la propria presenza allo Sportello Cinformi inviando una mail – info@cinformi.it – oppure telefonando al numero 331/6299111, comunicando tutti i dati essenziali. In questo modo, lo Sportello Cinformi potrà avere un quadro complessivo degli arrivi, raccogliere le necessità, e coordinare l’emergenza.

PROFILASSI SANITARIA

Fino al 31 marzo 2022, i cittadini e quanti provengono dall’Ucraina a seguito del conflitto in atto, devono effettuare, tramite tampone, un test molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 entro 48 ore dall’ingresso. Nei cinque giorni successivi al tampone, i soggetti devono osservare il regime di auto-sorveglianza con obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.

I cittadini ucraini possono utilizzare i mezzi di trasporto per raggiungere le strutture di cura o di assistenza sanitaria, il domicilio o altro luogo di accoglienza nonché accedere alle strutture ricettive messe a loro disposizione, anche esibendo la certificazione di essersi sottoposti nelle settantadue ore antecedenti a un test molecolare effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, ovvero nelle quarantotto ore antecedenti a un test antigenico effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, comunque entro il limite massimo di cinque giorni dal tampone se negativo, sempre provvedendo all’obbligo di indossare i dispositivi di protezione su tutti i mezzi di trasporto.

Conseguentemente alla somministrazione dei vaccini anti-Covid-19, è necessario procedere anche all’offerta del vaccino anti-morbillo, parotite, rosolia e al test di screening per la tubercolosi.

SEGNALAZIONI DI DISPONIBILITÀ ALL’ACCOGLIENZA

Per quanto riguarda l’eventuale disponibilità di accoglienza in locali parrocchiali o presso istituti religiosi, si invita sempre a segnalare e a contattare la Caritas Diocesana attraverso l’indirizzo mail caritas@diocesitn.it oppure chiamando il numero 0461/891350 o rivolgendosi direttamente al Coordinatore dell’Area Comunità, Cristian Gatti, al numero 338/4653080.

Per la disponibilità di luoghi di accoglienza parrocchiali è importante e indispensabile che venga individuato un referente locale che, con l’apporto di volontari, possa agire in un’ottica di coordinamento, di collaborazione e di responsabilità comunitaria. Il modello dell’accoglienza che Caritas intende proporre è quello di un’accoglienza diffusa sul territorio che tenga conto delle disponibilità, del coinvolgimento della comunità, ma anche dei legami familiari e amicali delle persone accolte. Per questo motivo siamo a sconsigliare l’attivazione di accoglienze non concordate.

Caritas Diocesana, in questo modo, garantirà il necessario coordinamento e il supporto per la parte burocratica mantenendo i contatti con gli altri uffici diocesani e con i relativi servizi provinciali.

INDICAZIONI PER DISPONIBILITÀ PRIVATE

Per comunicare la disponibilità di alloggi privati per l’accoglienza, è necessario contattare preventivamente in modo diretto lo Sportello Cinformi – tel. 331/6299111 – info@cinformi.it – così come per ottenere informazioni riguardanti l’accoglienza di persone o di famiglie giunte autonomamente sul territorio.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina