Covid-19, inaugurato oggi il nuovo centro vaccinale di Trento Sud: sarà attivo fino al 31 dicembre 2022

Sono partire il 3 maggio le vaccinazioni nel nuovo hub di Viale Verona

Il nuovo centro vaccinale di Trento Sud è stato inaugurato oggi, martedì 3 maggio: si trova in Viale Verona 200 e sostituisce l’hub di San Vincenzo a Mattarello.

E’ facile da raggiungere in auto e in bicicletta, è ben servito dai mezzi pubblici ed è vicino al Centro Servizi Sanitari di Apss. Presenti all’inaugurazione il direttore generale di Apss Antonio Ferro, la direttrice del dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali e la direttrice del dipartimento infrastrutture Debora Furlani.

“Questa nuova struttura si addice sia alla fase emergenziale – ha evidenziato Ferro -, con la possibilità di effettuare vaccinazioni di massa in caso di pandemia, sia ad una fase ordinaria scandita dalle tradizionali campagne vaccinali. Con questo nuovo hub abbiamo dato una risposta importante alla popolazione trentina, con tempi di individuazione dell’area e allestimento davvero rapidi. L’obiettivo ora è far diventare questo hub un punto di riferimento anche per il futuro, in un’ottica di recupero delle vaccinazioni che hanno subito un rallentamento a causa del Covid”.

Le sedute vaccinali sono cominciate oggi; come sempre sono prenotatili al Cup online di Apss. Le vaccinazioni vengono effettuate in modalità drive, senza dover scendere dall’auto. Uno spazio interno di circa 300 metri quadri consente però di allestire rapidamente un centro vaccinale al coperto se le condizioni meteorologiche dovessero renderlo necessario.

Lo spazio esterno di oltre 900 metri quadri è dotato di una quarantina di parcheggi ed è ben ombreggiato, in particolare nell’area dedicata all’osservazione post vaccino. Grazie agli ampi spazi, nel caso di code e attese, non ci saranno ripercussioni sulla viabilità esterna.

Tre le linee vaccinali del nuovo hub, una delle quali dedicata all’accesso ciclo-pedonale. La capacità è di 30 vaccinazioni all’ora per ciascuna, per un totale di 90 somministrazioni all’ora.

Il centro sarà usato fino al 31 dicembre 2022, ma non si esclude un successivo (e definitivo) utilizzo per il futuro: molto dipende dall’andamento della pandemia e dalla campagna vaccinale.

“Avevamo bisogno di un centro vaccinale che garantisse ampi spazi, flessibilità e continuità non solo per le vaccinazioni anti Covid-19 – ha sottolineato Maria Grazia Zuccali – ma anche per recuperare nei prossimi mesi le vaccinazioni pediatriche dai 6 ai 14 anni e quelle degli adulti, dal vaccino contro l’encefalite da zecca fino all’anti pneumococco, a quello contro l’herpes zoster”.

“Questo centro garantisce una migliore fruibilità da parte dell’utenza – ha detto Debora Furlani, che ha seguito i lavori per l’individuazione dell’area e l’allestimento del centro – e caratteristiche logistico-organizzative che vanno incontro anche alle esigenze degli operatori sanitari che qui prestano servizio ogni giorno”.

Il centro vaccinale di Viale Verona ha tre linee. Le vaccinazioni sono effettuate in modalità drive

“Confidiamo che questa scelta sia apprezzata dall’utenza – il commento dell’assessora alla salute Stefania Segnana – anche perché non nasce solo come risposta al Covid ma in generale a tutte le vaccinazioni consigliate a minori e adulti. Il fatto che sia in zona centrale, servita dai mezzi, con disponibilità di ampi spazi all’aperto come pure al chiuso, corrisponde al mandato che avevamo consegnato ad Apss di individuare una soluzione più stabile al tema della vaccinazione che la pandemia ha dimostrato essere fondamentale nelle politiche di prevenzione”.

“Tutti stiamo desiderando il ritorno alla normalità – ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti – e stiamo assaporando anche questi momenti con il venire meno delle restrizioni più pesanti, senza perdere di vista l’andamento dei contagi e tutte le raccomandazioni del caso. Ma la soluzione organizzativa che presentiamo oggi è in linea con quanto sta accadendo: siamo ormai lontani dai numeri che le vaccinazioni di massa, da noi sostenute, hanno prodotto; ci auguriamo di aver imboccato la strada di una gestione più “ordinaria” dell’emergenza e questa soluzione è coerente con quell’approccio di “modularità” dei nostri interventi che abbiamo adottato fin dall’inizio della pandemia”.

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