Ho scalato un ideale, presentazione in sala Filarmonica

Ho scalato un ideale, la biografia di Armando Aste (ed. Vita Trentina)

Venerdì 27 maggio alle 20.30, la sala filarmonica di Rovereto (corso Rosmini, 86), ospita la presentazione del nostro nuovo libro “Ho scalato un ideale” (Ed. Vita Trentina, 2021), la biografia di Armando Aste, uno dei protagonisti della storia dell’alpinismo, in particolare quello dolomitico e patagonico, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Assieme all’autore Maurizio Gentilini interverranno il nostro direttore Diego Andreatta, Gianmario Baldi e Graziano Manica. Intermezzi musicali a cura del coro Giovanile Femminile “The Swingirls” della Scuola Musicale Jan Novák di Villa Lagarina.

Il libro si è aggiudicato la “Menzione speciale Trentino” alla quarantottesima edizione del Premio Itas del Libro di montagna (QUI L’ARTICOLO).

Aste è stato uno dei protagonisti della storia dell’alpinismo, in particolare quello dolomitico e patagonico, tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Per il livello delle sue imprese – frutto di personalità e doti atletiche fuori del comune, di coraggio, intuizione ed equilibrio interiore – è considerato uno dei più importanti scalatori su roccia di tutti i tempi. Accademico del CAI e membro di vari sodalizi alpinistici italiani e internazionali, insignito di numerosi premi e onorificenze alla carriera, per la sua attività di scrittore e per il suo impegno civile.

Il libro di Gentilini vuole descrivere la sua attività in montagna, ma anche – e forse soprattutto – la sua condizione di uomo impegnato a incarnare e a testimoniare i propri ideali e i propri valori in ogni momento, tanto nell’attività sportiva quanto nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni interpersonali e sul lavoro, nelle amicizie e nell’impegno sociale ed ecclesiale. Forse perché l’attività per la quale è diventato famoso non ha costituito una dimensione totalizzante per la sua vita. Era semmai un aspetto complementare a tutte le altre sfere della sua esistenza e del suo vissuto personale. Era un’espressione (e anche una metafora) del suo carattere, della sua persona, del suo pensiero, della sua spiritualità; era una proiezione della sua personalità, trasferita in una dimensione per la quale possedeva un immenso talento naturale.

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