Raid in Piazza Duomo, Provincia e Apss: “Il soggetto era già seguito dal Servizio psichiatrico”

La Provincia di Trento sull’autore del “raid” in Piazza Duomo: “Non c’è la possibilità di effettuare il Tso”

È arrivata la precisazione della Provincia di Trento e dell’Apss riguardo al soggetto fragile che, nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 giugno, avrebbe rovesciato alcune fioriere di Piazza Duomo, spostato alcune transenne e riempito di rifiuti la fontana.

Provincia e Apss sottolineano “come il soggetto fosse seguito ben prima del caso dal Servizio Psichiatrico dell’Apss e dal Comune di Trento – si legge nella nota -. Il soggetto era già conosciuto e Apss era già intervenuta in passato per effettuare il Tso perché se ne erano verificati gli estremi. A seguito di ciò il soggetto era stato rimandato in Puglia, dove è residente”.

Ieri, in una nota del Comune, il sindaco di Trento Franco Ianeselli aveva infatti affermato: “Ho parlato a lungo con questa persona malata e ho contattato io stesso i vertici dell’Azienda sanitaria per richiedere un trattamento sanitario obbligatorio che può essere disposto dal sindaco solo se due medici ne ravvisano la necessità. Purtroppo non si è ritenuto di intervenire per ragioni che non comprendo e questi sono i risultati”.

L’uomo, dopo essere stato rimandato in Puglia, sarebbe rientrato in Trentino, “non appena è stato segnalato dal Comune di Trento – precisano Provincia e Apss – è stato seguito nuovamente dal Servizio psichiatrico di Apss, ma prima dell’azione in Piazza Duomo non c’erano gli estremi per un nuovo Tso. Dopo il fatto è stato prontamente portato al Pronto soccorso e ricoverato presso una struttura di Apss”.

Provincia e Apss ci tengono a sottolineare che “non vi è dunque stata alcuna negligenza neppure nel caso in questione: c’è anzi stata sempre la massima collaborazione come dimostra il fatto che il Servizio psichiatrico dell’Apss si è messo subito in contatto con le forze dell’Ordine non appena è stata segnalata l’azione della scorsa notte. E come dimostra il successivo intervento per ricoverare il soggetto presso una struttura sanitaria”.

È previsto per oggi, giovedì 30 giugno, un confronto con la Polizia municipale di Trento e il Servizio psichiatrico dell’Apss organizzato da Provincia e Apss.

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