Sentinella tra i laghi di Caldonazzo e di Levico

Come dalla tolda di una nave, da dove si ha coscienza di ciò che tutt’intorno accade, anche dalla Collina di Tenna si ripropone la medesima sensazione. Da quella parte del Colle che si spinge a Sud-Est, affilatissima tanto da concedere lo spazio solamente per una stradina che corre sul crinale, lo sguardo può spaziare liberamente sui laghi di Caldonazzo e Levico e sull’intera piana coltivata.

Sentinella per tutto il territorio circostante, il Colle di Tenna lo divenne materialmente quando l’Impero austroungarico vi costruì un forte a difesa dell’accesso a Trento. Probabilmente lungo la dorsale esisteva anche un presidio militare più antico, un castelliere infeudato ai signori di Brenta, di cui non vi è più testimonianza diretta. Rimane invece in bella posizione la chiesetta dedicata a San Valentino, custodita un tempo da eremiti. Le pendici di questo tratto di Colle, assai ripide, sono coperte da bosco misto nella parte che si affaccia verso Levico, parzialmente coltivate in quella verso Caldonazzo, con filari di vite, nel verso della massima pendenza, che precipitano verso il lago.

Ad appezzamenti di nuovo impianto se ne alternano altri abbandonati ed invasi dalla vegetazione rampicante. Nel paese di Tenna (560 mslm) si può trovare posteggio di fronte alla nuova caserma dei Vigili del fuoco. Presa la stradina che costeggia la caserma, si incontra via Roma, dove si gira a sinistra seguendo le indicazioni per il forte e S. Valentino. Al Capitello dei Passamani (1855) ancora a sinistra e poi a destra fino al Forte. Seguendo il recinto lo si aggira e si imbocca una bella stradina sterrata che si inoltra nel bosco affiancata da muri a secco. Un’ampia radura accoglie la Chiesetta di S. Valentino (580 mslm), con bel panorama sulla Piana di Caldonazzo. Sempre lungo la cresta del Colle, ora in discesa, si trova un bivio, dove a sinistra continua il tracciato della Via Romea, che scende sul versante di Levico. La nostra passeggiata prosegue diritto in discesa, su fondo cementato ed in breve un tornante fa cambiare il senso di marcia di 180°.

Alcune coltivazioni a valle della stradina annunciano l’avvicinarsi del gruppo di case di Brenta (461 mslm). Si prende la prima strada a destra, in salita, passando davanti alla cappella (1951) dedicata alla Regina Pacis. Senza deviazioni e sempre in salita, con ampi panorami sul lago, si raggiunge l’abitato di Tenna. Via dei Cavai conduce su Via Campolongo, a destra verso il centro del paese ed a sinistra lungo Via Cavada tra le antiche case. Sbucati di fronte alla parrocchiale si prende Via Alberè passando dinnanzi alla Cappella di S. Rocco ed in pochi passi al posteggio.

TENNA – lunghezza 4,5 km; dislivello + 150 m; durata 2,30 ore

Punti di interesse:

FORTE DI TENNA
Sorge sulla sommità del Colle al limitare del paese. Costruito nel 1882 con tecniche ben presto rivelatesi obsolete per via dell’evoluzione delle armi a disposizione degli eserciti, è stato recentemente restaurato (2012) ed adeguato per essere utilizzato come polo museale. Non è aperto alle visite del pubblico.

CHIESETTA DI S. VALENTINO
Il primo nucleo del XIII secolo è stato ampliato nella parte absidale nel 1528. In seguito il portico del 1544 venne tamponato ad ampliamento della navata (1626). Affreschi cinquecenteschi nella parte absidale.

FRAZIONE BRENTA
Prende il nome dalla immediata vicinanza con il punto di origine del fiume Brenta, emissario del Lago di Caldonazzo. Pare che da Brenta passasse l’antico itinerario della Via Claudia Augusta Altinate, itinerario romano che collegava Altinum presso Venezia, con Augusta Vindelicum in Baviera.

CHIESA DELL’ANNUNCIAZIONE A TENNA
Costruita tra 1764 e 1775, fu consacrata nel 1828. Il campanile, separato dal corpo principale, è del 1837. Ampliata nel 1901 con la costruzione delle navate laterali e la sistemazione del sagrato nel 1908.

CAPPELLA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE E DI S. ROCCO
Edificata nel 1856-1857 come ringraziamento per la fine dell’epidemia di colera. Altare in pietra rossa, in forme regolari, e dipinto di Madonna con Bambino del XIX secolo.

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