Monte Creino, balcone naturale sul lago di Garda

La Valle di Gresta, o Gardùmo come veniva chiamata anticamente, è ora nota soprattutto per la proficua coltivazione di ortaggi nel solco delle innovative tecniche biologiche. La storia non è stata avara di avvenimenti per la popolazione della valle. Nonostante il relativo isolamento dal punto di vista delle comunicazioni stradali fino alla metà del 1900, fu strategica per la posizione sopraelevata rispetto all’importante via di comunicazione tra il lago di Garda e la Valle dell’Adige. Nel medioevo i signori di Gardùmo costruirono il loro castello, che passò poi ai Castelbarco, protagonisti della vita politica del tempo, fautori di dispute e riconciliazioni con il Principe Vescovo di Trento. Per tutto il XV secolo fu la Repubblica di San Marco a controllare questo lembo di Trentino, importando la pratica dell’allevamento del baco da seta. La valle sopportò ad inizio 1700 il passaggio dell’esercito francese, che portò razzie e distruzioni. Allo scoppio delle ostilità tra Austria ed Italia nel 1915, l’intero ciglio del Monte Creino, sperone che delimita la parte occidentale del Gardùmo divenne un baluardo fortificato a difesa della parte meridionale dell’Impero.

Salire al Monte Creino da Santa Barbara, fatica del tutto modesta, permette di affacciarsi ad un balcone naturale che abbraccia tutto il Garda trentino, la Valle del Cameras da Loppio a Mori fino alla Valle dell’Adige, la qual cosa giustifica l’importanza militare che questo monte ha suscitato. Dal Passo di Santa Barbara (1167 mslm), sulla strada che unisce Arco alla Val di Gresta, si stacca verso sud una stradina asfaltata con numerose indicazioni per M. Creino SAT 637.

Subito il paesaggio è quello delle coltivazioni orticole, con le geometrie coltivate che si alternano a pascoli e boschi. Al bivio dopo il tornante, seguendo sempre le indicazioni, la sterrata si inoltra nel bosco. Si incontrano subito le installazioni di Creinarte – creatività e natura, iniziativa delle scuole locali che ha stimolato gli alunni nel dare forma espressiva alle proprie emozioni. Tra le molte installazioni, alcune si distinguono per originalità e senso compositivo. Continuando a salire si incontrano le indicazioni per la visita alle opere di fortificazione, che rimangono più in basso, oltre il ciglio del monte. Giunti sulla sommità del M. Creino (1290 mslm), la vista si apre con un panorama vastissimo. Ora si procede lungo la dorsale fino alla croce (1980 mslm); il sentiero 637 si scosta dal ciglio e scende tra campi coltivati e prati. Ritrovata una stradina asfaltata si continua seguendo il segnale numerato verso sinistra e giunti al tornante di quota 1162 lo si lascia per fare rientro verso Santa Barbara.

Mappa Creino

MONTE CREINO – lunghezza 4,6 km, dislivello + 140 m, durata 2,30 ore

Punti di interesse:

CHIESETTA DI SANTA BARBARA Al Passo, sul lato settentrionale, a poca distanza dalla provinciale. Costruita nel 1974 in stile moderno su progetto dell’arch. Camillo Zucchelli di Arco (1924-1998).

CAPPELLA DI SANTA BARBARA Dedicata alla patrona degli artiglieri. Costruita da Alois Pichler di Bressanone nel 1915. A pochi metri dal Passo.

OPERE DIFENSIVE AUSTRO-UNGARICHE Costituivano la prima linea di difesa. Le vicende della guerra fecero in modo che non vennero mai interessate da scontri diretti tra i due eserciti.

COLTURE ORTICOLE Patate, carote, biete, cavoli, insalate, rape, zucchine, cipolle sono tra i prodotti in coltivazione integrata e biologica, commercializzati dal Consorzio ortofrutticolo Val di Gresta costituito nel 1969.

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