Il Comune di Trento presenta il Paesc per ridurre le emissioni climalteranti del 40 per cento

Comune di Trento – Foto Franco Ianeselli

Il Comune di Trento ha presentato il Paesc, Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, con il quale si prevede come obiettivo minimo la riduzione del 40 per cento delle emissioni climalteranti entro il 2030 e l’integrazione delle politiche di mitigazione delle emissioni con le strategie di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.

Il Piano è già stato presentato alla Giunta comunale, alle circoscrizioni e alla Commissione ambiente e all’esame del Consiglio comunale a metà novembre.

Alcune delle azioni previste sono il risparmio di 2.035 Mwh all’anno e 872 tonnellate di Co2, con l’installazione di nuovi punti luce intelligenti a led; investire sulla riqualificazione energetica degli edifici comunali (sostituzioni di centrali termiche, serramenti, sistemi di controllo) e installare impianti per la produzione di energia rinnovabile, con un risparmio stimato in 6.624 Mwh all’anno e 4555 tonnellate di Co2; efficientare gli impianti sportivi (dal grande intervento sulle Manazzon alla sostituzione del gruppo frigo del palaghiaccio, alle nuovi torri faro sui campi da calcio) con l’obiettivo di risparmiare 5.500 Mwh all’anno e 3175 tonnellate di Co2.

Si vuole anche promuovere la riqualificazione dell’edilizia privata, con criteri energetici e ambientali più stringenti, e promuovere la diffusione di comunità energetiche e teleriscaldamento. E poi, ancora, sviluppare la rete ciclabile e i percorsi per i pedoni (31.470 Mwh e 7.810 tonnellate di Co2 risparmiati), potenziare le infrastrutture del trasporto pubblico (73.440 Mgh e 18.220 tonnellate di Co2 in meno); e sostenere la filiera corta e la vendita di prodotti a km zero.

Il Piano è armonizzato e coerente con le strategie previste dal Piano energetico provinciale (Peap) e con gli obiettivi adottati a livello provinciale nell’ambito della Strategia provinciale di Sviluppo sostenibile (SproSS), che individua i 20 obiettivi di sostenibilità provinciali declinando a livello locale i 17 goals dell’Agenda 2030. Il Piano infine è coordinato con il Pums in via di adozione.

Il Comune dovrà, a due anni dall’approvazione del Paesc, presentare un report di monitoraggio qualitativo, ossia di avanzamento delle azioni. Ogni 4 anni invece dovrà essere presentato un monitoraggio completo che, oltre alla descrizione delle azioni intraprese, contenga un inventario aggiornato delle emissioni.

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