Caro energia, la Giunta provinciale prevede 10 milioni a sostegno dei Comuni

“La situazione di crisi causata anche dall’incremento dei costi dell’energia elettrica, ci impone di intervenire in particolare a sostegno dei Comuni, che rappresentano il presidio della nostra Autonomia sul territorio e garantiscono servizi fondamentali per le comunità locali”.

Così l’assessore provinciale agli enti locali, Mattia Gottardi, annuncia 10 milioni di euro previsti dalla Giunta provinciale per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia e ridurre i consumi per i Comuni.

“L’obiettivo – aggiunge – è sostenere le amministrazioni del territorio nel fronteggiare gli oneri connessi al caro energia e nel sostenere interventi che consentano un maggior risparmio energetico”.

Nello specifico, 5 milioni di euro saranno ripartiti fra le municipalità trentine, tenendo conto degli indicatori socio-demografici e territoriali sui quali il Consiglio delle autonomie locali si è espresso favorevolmente.

Gli importi assegnati ai Comuni saranno destinati ad interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica e al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica. 2,5 milioni di euro saranno ripartiti in base alla popolazione residente: 10 mila euro per i Comuni con meno di 1.000 abitanti; 15 mila euro (fra 1.000 e 4.999 abitanti); 20 mila euro (fra 5.000 e 9.999 abitanti); 50 mila euro (fra 10.000 e 99.999 abitanti) e 100 mila euro ai Comuni con più di 100.000 abitanti. È invece ripartito in base al suolo consumato – ossia in base agli ettari sui quali si espandono gli insediamenti urbani – l’importo di 1.865.000 euro. Infine, 635 mila euro sono suddivisi fra le municipalità in base all’indice di frammentazione del paesaggio urbano.

“Attraverso un secondo provvedimento approvato dalla Giunta – riporta la Pat – ulteriori 5 milioni di euro sono destinati agli enti locali (Comuni e Comunità) per affrontare il caro bollette dell’energia, così come era stato previsto in sede di assestamento di bilancio 2022. I criteri di riparto di queste risorse, che si aggiungono ai sostegni già assegnati dallo Stato, sono stati condivisi con il Consiglio delle autonomie locali. Nella suddivisione delle risorse, si è tenuto conto dei livelli di spesa energetica e dei relativi consumi alla luce di un’apposita rilevazione a cura del Consorzio dei Comuni. Non sono stati trascurati nemmeno gli oneri che derivano dalla gestione di servizi affidato a società in house, enti strumentali o altri soggetti i cui costi sono a carico, anche indirettamente, dei bilanci comunali”.

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