Covid-19, ecco come cambiano le regole

Cambiano le regole per diagnosticare il Covid-19 per i cittadini e gli operatori sanitari. Per quanto concerne i cittadini, le circolari ministeriali stabiliscono che, una volta contratto il Covid, l’isolamento potrà terminare dopo cinque giorni per i soggetti asintomatici, mentre coloro che erano sintomatici ma che non presentano più sintomi da almeno due giorni potranno terminare l’isolamento senza fare ricorso a un test antigenico o molecolare.

Per la chiusura del certificato di isolamento sarà necessario inviare una mail a centrale.covid@apss.tn.it indicando: nome, cognome, codice fiscale, codice del tampone, data di termine della sintomatologia, email del cittadino alla quale inviare il certificato. Al termine dell’isolamento rimane però l’obbligo di utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni a partire dalla comparsa dei sintomi o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici).

Inoltre, decade l’obbligo di tampone per l’accesso o il ricovero nelle strutture ospedaliere, un obbligo che permane solo in presenza di sintomi sia per accedere al pronto soccorso sia per i soggetti degenti. È inoltre previsto che siano esentati dal test i pazienti con documentata infezione da Sars-CoV2 nei 90 giorni precedenti.

Un caso particolare riguarda i cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo, i quali potranno uscire dall’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e se negativi a un test antigenico o molecolare.

PERSONALE SANITARIO

La circolare ministeriale introduce novità anche per quanto riguarda il personale sanitario. Innanzitutto, è previsto che gli operatori sanitari risultati positivi a un test diagnostico molecolare o antigenico per Sars-CoV2 siano sottoposti alla misura dell’isolamento, che potrà terminare dopo almeno due giorni senza sintomi e con un test antigenico o molecolare risultato negativo. Quindi, il termine dell’isolamento per gli operatori sanitari è sempre subordinato all’esito negativo di un test antigenico o molecolare.

Le nuove disposizioni prevedono inoltre che l’operatore sanitario che risulti essere entrato in contatto con un caso positivo non venga sottoposto a quarantena ma che sia monitorato con un tampone antigenico rapido effettuato in tutti i giorni di servizio, fino alla 5° giornata dall’ultimo contatto accertato.

“Accogliamo con favore l’allentamento delle misure per le visite nelle Rsa e in particolare la fine dell’obbligo di green pass, un tema che, come Assessorato, avevamo portato all’attenzione del Ministero proprio lo scorso mese di novembre, con una lettera nella quale avevamo chiesto di accogliere le tante richieste dei familiari in tal senso – sono le parole dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana –. Vorrei cogliere anche l’occasione per ringraziare tutti gli operatori e le strutture che, in questi lunghi mesi di pandemia, hanno lavorato per il benessere degli ospiti e dei loro cari, dando il massimo per assicurare da un lato la protezione della salute dei nostri anziani, dall’altro il rispetto delle misure sanitarie. Da questo punto di vista la proroga fino ad aprile, stabilita dal ministro, dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli ospedali e nelle Rsa va proprio nella direzione di tutelare le persone più fragili”.

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