Marcialonga, 50 anni da regina

La partenza del 2021 Foto © Newspower.it

La “Marcialonga di Fiemme e Fassa” si accinge a festeggiare i suoi primi cinquant’anni. “Un traguardo prestigioso e di certo inaspettato in quel lontano 7 febbraio 1971, quando un migliaio di sciatori, o aspiranti tali, presero parte per la prima volta a questa granfondo”, ha commentato il presidente del Comitato Organizzatore, Angelo Corradini, presentando, lo scorso dicembre all’aeroporto di Bolzano e una settimana fa a Palazzo Geremia di Trento, the number fifty edition, in programma da oggi, Venerdì 27 gennaio, a domenica 29 gennaio.

All’epoca, infatti, l’entusiasmo dei concorrenti e dei quattro ideatori, Mario Cristofolini, Giulio Giovannini, Roberto Moggio e Nele Zorzi (reduci dalla svedese “Vasaloppet” e desiderosi di allestire una maratona sciistica simile in Trentino), si scontrò con lo scetticismo di quanti ritenevano la nuova manifestazione un azzardo, senza alcuna prospettiva futura.

Patrimonio oggi di tutto il Trentino”, per citare le parole sia del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, sia del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, la regina semisecolare delle granfondo italiane – settima tappa del dodicesimo “Visma Ski Classics Pro Tour” – si è aperta ufficialmente ieri, giovedì 26, a Trento, con una cerimonia tenutasi alle 18 in piazza Duomo e accompagnata dal Coro della SOSAT. “La decisione non deve stupire. Fino al 1979, anno del trasferimento a Predazzo, la base operativa era proprio a Trento, città di tre dei suoi fondatori”, hanno spiegato Corradini e il suo vice Enzo Macor. “Sarà una parata di campioni e amici (tra i quali i leggendari Ulrico Kostner, Maria Canins e Franco Nones, più quattro altrettanto straordinari ‘senatori’), un momento di festa e di condivisione, ma anche di spettacolo, con via Belenzani trasformata in una vera pista da sci di 200 metri, con neve arrivata direttamente dalla Val di Fiemme e ‘giro di boa’ alla fontana del Nettuno”.

L’obiettivo è soprattutto quello di avvicinare i giovani al fondo, grazie al coinvolgimento delle scuole cittadine e della Scuola Italiana delle Viote.

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Non a caso, oggi venerdì 27 in piazza Santi Apostoli a Predazzo, la prima a partire, alle 15.30, sarà la settimaMarcialonga Baby”, che precederà di un’ora l’undicesimaMarcialonga Story”, il revival di 11 chilometri, da Lago di Tesero a Predazzo, con attrezzatura rigorosamente antecedente il 1976.

“In occasione della ‘Story‘, grazie al progetto ‘Chilometro dedicato‘ – ideato per ringraziare coloro che hanno contribuito al successo della ‘Marcialonga di Fiemme e Fassa‘, trasformandola in patrimonio sociale e culturale delle due valli (con un indotto di 9 milioni di euro) – sarà scolpito nel legno, su un’apposita targa, il giusto riconoscimento per i volontari, una grande famiglia oggi di quasi 1.500 persone”, ha ricordato il CEO di Marcialonga, Davide Stoffie.

Da Lago di Tesero, domani sabato 28, scatterà, alle 11.30, la ventiduesima “Marcialonga Stars” in collaborazione con la LILT di Trento, alla quale nel tempo sono stati devoluti più di 500 mila euro, seguita, alle 14, dalla trentaseiesima “Minimarcialonga” e subito dopo, alle 14.30, dalla tredicesima “Marcialonga Young” aperta agli Under 14 e 16.

Gli Under 18 e 20, invece, prenderanno il via alle 8.45 di domenica 29, giorno in cui, per celebrare ancor più degnamente il mezzo secolo, si svolgerà, alle 7, la “Marcialonga 50×50” riservata a una ristretta cerchia di 50 fondisti, che percorreranno i 70 chilometri del percorso, da Moena a Cavalese, con materiali – sci di legno con attacchi da 75mm e bastoni in bambù – e abbigliamento risalenti alla prima edizione.

L’allegra e colorata “Minimarcialonga”, uno dei tanti eventi
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Lo start all’attesissima cinquantesima (diciottesima nel caso della “Marcialonga Light”) verrà dato, alle 8, dalla “SoreghinaSabrina Pellegrin, che, sul traguardo di Cavalese, si schiererà dal lato opposto rispetto al solito, visto l’arrivo invertito.

I circa 7.500 atleti concluderanno le loro fatiche in viale Mendini solo dopo aver affrontato la nuova variante dell’iconica salita della Cascata, denominata “Mur de la Stria”. Cinquecentottantatré metri, con “soli58 di dislivello e pendenze anche del 20%, che “stregheranno” i protagonisti, proprio come le automobili in estate, al punto da costringerli a spingere fino alla fine.

Per il norvegese campione olimpico e mondiale Anders Aukland, che ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica al termine della stagione e al quale Marcialonga regalerà il numero 72 (l’anno in cui è nato) a vita, potrebbe essere l’acuto finale, il terzo sulle nevi trentine, sulle quali gareggeranno con non meno ambizione, pure i suoi connazionali Andreas Nygaard, Tord Asle Gjerdalen (a caccia del poker) e Kasper Stadaas, gli svedesi Emil Persson (dominatore nel 2021), Ida Dahl (campionessa in carica) e Jenny Larsson, il predazzano Mauro Brigadoi (miglior italiano dodici mesi fa), il brunicense Dietmar Nöckler, la friulana Rebecca Bergagnin ed il veronese Fulvio “Bubo” Valbusa, oro in staffetta all’Olimpiade di Torino 2006 e argento a Nagano 1998, nonché ultimo vincitore azzurro nel 2000. Più recente è invece il successo, in campo femminile, della teserana Cristina Paluselli, sul gradino più alto del podio nel 2006, oltre che nel 2005.

Confermate anche le dirette di Sky (Sport Arena, dalle 7.35), television broadcaster ufficiale, e RTTR.

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