“È sconcertante constatare che solo nel 2021 sono cominciate le prime installazioni dei cassonetti anti-orso, lo stesso anno nel quale il Rapporto rilasciato da Ispra e Muse evidenziava la necessità di completare la loro sostituzione entro gennaio 2023, mentre ora la Provincia dice che bisognerà attendere ulteriori 5 anni“.
Così, in una nota, la Lav di Trento dopo l’incontro di mercoledì pomeriggio tra l’assessora alle foreste della Provincia di Trento, Giulia Zanotelli, e alcuni gruppi portatori di interesse, tra i quali però non c’erano le associazioni animaliste e ambientaliste.
Dall’incontro, a detta della Lav, “emerge come la Provincia di Trento continui con pervicacia a mantenersi ancorata alle sue non scelte fallimentari sul tema della sicurezza dei cittadini ritenendo ‘equilibrato’ e ‘naturale’ un rapporto di supremazia dell’uomo sugli animali. L’assessora Zanotelli invoca infatti ancora l’abbattimento degli orsi, sostenendo che ‘non può più essere un tabù’, ma non fa alcuna proposta concreta per diffondere tra i cittadini le regole elementari che devono essere adottate in qualsiasi territorio abitato anche dagli orsi, tema sul quale la Provincia era impegnata fin dalla sua reintroduzione dei plantigradi anni fa sul territorio trentino”,
Il Piano di comunicazione, sottolinea Lav, è “disponibile dal 2016”, eppure “continua a giacere nei cassetti della Provincia, forse dello stesso assessorato alle foreste”. Mentre il piano di sostituzione dei cassonetti con dei cassonetti anti-orso, “avviato nel 2021 nei territori della Paganella e della Val di Sole”, “sarà completato addirittura nel 2028, secondo quanto previsto dal piano di rifiuti provinciale”.
“Tutti gli orsi che in questi cinque anni saranno indotti a frequentare i centri urbani perché privi di cassonetti anti-orso e che perciò verranno marchiati come ‘confidenti’, saranno perciò esclusiva responsabilità della Provincia di Trento – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav – Animali Selvatici – come gli eventuali incidenti che dovessero verificarsi, analogamente a quanto già avvenuto con gli orsi che sono stati classificati confidenti dal 2000 a oggi per la mancata installazione dei cassonetti anti orso”.
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