Ad Aldeno torna la festa “de Volt en Cort”

Torna il 16, 17 e 18 giugno ad Aldeno la 7° edizione di “de Volt en Cort”, che lo scorso anno ha visto oltre 4.000 partecipanti.

La festa è nata nove anni fa da un’idea della Pro Loco di Aldeno, per dare vita a una manifestazione in cui le associazioni del paese lavorassero assieme per un obiettivo comune e potessero dare visibilità alle loro attività. Nel corso degli anni l’evento è cresciuto sempre di più, tanto che oggi tutta la comunità è coinvolta nell’organizzazione della festa. “Il cuore pulsante dell’evento – ha commentato Luisa Bernardi, presidente della Pro Loco di Aldeno – sono le associazioni, tutte hanno il proprio spazio e mantengono la loro specificità”.

Uno dei punti di forza della festa è che non si concentra in un unico punto ma si svolge tra vie, corti e avvolti dell’intero paese, portando così i partecipanti alla scoperta degli angoli più suggestivi e poco conosciuti di Aldeno. Inoltre, come ha sottolineato la sindaca di Aldeno Alida Cramerotti “C’è un bel mescolarsi di persone, dai giovani per le proposte musicali, ai bambini per l’animazione e i giochi, ai cultori della buona cucina e dei vini pregiati”.

Nell’edizione di quest’anno sarà la musica a fare da padrona con ben quattro palchi sparsi per il paese e oltre dieci tra artisti e gruppi locali. Verrà lasciato spazio anche all’artigianato locale che le sue bancarelle, esposizioni fotografiche e artistiche e l’originale mostra di bonsai e opere di pittura accompagna i visitatori per tutte le stradine del centro. Sono previsti nove diversi punti in cui sarà possibile mangiare piatti della tradizione trentina, come tortei di patate, fasoi en bronzon, polenta, treccia mochena, ma anche proposte più ‘insolite’, come gli arrosticini, la paella e l’impepata di cozze.

“La manifestazione – ha detto Claudia Lenarduzzi, consigliere della Federazione trentina Pro Loco – esprime appieno le capacità delle Pro Loco non solo di creare eventi di larga portata turistica, ma anche di generare impatti positivi sul proprio territorio ad esempio valorizzando il centro storico del paesi, ma anche attivando centinaia di abitanti, tra i volontari impegnati nelle varie associazioni e i tanti cittadini, che aprono le porte dei loro cortili per accogliere gli stand”.

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