San Vigilio, monsignor Tisi: “Dio sogna che gli uomini si percepiscano compagni di strada”

Era piena la Cattedrale di Trento per la Messa dedicata al patrono Vigilio. Una delle novità di quest’anno è la veste con cui si presenta il Duomo dopo il termine dei lavori di recupero degli affreschi e di consolidamento della struttura, terminati a dicembre 2022.

L’omelia dell’arcivescovo Lauro Tisi si è aperta con la parola “sogno“. “Senza sogni, senza immaginazione, la vita diviene un rendiconto contabile”, ha detto monsignor Tisi, aggiungendo che: “Le stesse neuroscienze ci dicono che prima il cervello immagina e poi va a realizzare”. L’arcivescovo Tisi ha parlato poi della “importanza dell’umano“. “Io qui proclamo che niente è più bello dell’essere umano – ha affermato – un concentrato di paradossi, di sogni e di desideri, perennemente eccedente, mai sazio, sempre inquieto. Tutto è aggiustabile, ma quando un uomo e una donna lascia questo mondo nessuno lo può rimpiazzare tanto è bello e originale”.

“Forse – ha aggiunto quindi l’Arcivescovo – è giunta l’ora che ci prendiamo cura di usare parole di stima gli uni per gli altri, parole che siano ponte gli uni per gli altri, che siano benedizione, che facciano emergere il bene. C’è un mare di bene che rischia di scomparire dietro le narrazioni pesanti con cui a volte alimentiamo la vita”. Il sogno di Dio, ha concluso monsignor Tisi, è un sogno dove “gli uomini danzano insieme e si percepiscono fratelli e sorelle, compagni di strada”.

Monsignor Tisi ha presentato anche la sua nuova lettera alla comunità “Lievito e sale”. “Esordisco con una storia bella di una nigeriana che è arrivata a Mori e ha ricevuto il battesimo”, ha spiegato monsignor Tisi. “Poi faccio un passaggio sull’ascolto, poi sulla mia fissa, Gesù di Nazareth, e su don Milani con il suo invito ad appassionarci”. Infine, ha detto l’Arcivescovo, un capitolo è dedicato al convento dei Cappuccini. “La Diocesi – scrive monsignor Tisi nella lettera – proverà a raccogliere il testimone, garantendo anzitutto la continuità del servizio della mensa dei poveri, grazie in particolare al contributo di tanti volontari alternatisi in questi anni”. Oltre ai servizi caritativi, scrive monsignor Tisi, nella struttura “prenderanno dimora la famiglia di un diacono permanente e alcune religiose. Vi troverà casa anche la comunità degli studenti universitari”.

Al termine della Messa sono stati consegnati il pan e il vin santo, oltre alla lettera alla comunità di monsignor Lauro Tisi.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina