GMG di Lisbona, inaugurata Casa Italia: offrirà assistenza ai pellegrini italiani

Lisbona 29-07-2023 Giornata Mondiale della Gioventù. GMG Lisbona 2023 Ph: Gennari/Siciliani

Un posto pronto ad accogliere i 65mila pellegrini italiani della GMG di Lisbona. È stata inaugurata domenica 30 luglio nella capitale portoghese “Casa Italia“, allestita presso una scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti, in rua Artilharia 1, al civico 97. Lo riporta il quotidiano “Avvenire”.

“Casa Italia”, ha spiegato il responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile don Michele Falabretti, “offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili, un ufficio all’Ambasciata e un presidio medico“, ma soprattutto rappresenterà un punto di riferimento per chi arriva dalle diocesi italiane nella capitale portoghese. Sono 15 gli animatori, tra i 19 e i 29 anni, pronti ad accogliere i connazionali. A tendere loro una mano, nella soluzione di questioni burocratiche. Ad aprire le porte per un momento di preghiera, nella chiesa della struttura, o per un break, con una bottiglietta d’acqua e un caffè, e una rete wi-fi gratuita per  tenere i contatti con gli amici che sono rimasti in Italia.

Ph: Gennari/Siciliani

Segno distintivo della Casa è la bandiera italiana firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro avuto con una delegazione di giovani partecipanti alla GMG il 10 giugno scorso. Entrando nella Casa, inaugurata  dal Segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, i pellegrini troveranno un primo cortile con uno striscione di benvenuto. Da lì, poi, potranno passare nel secondo cortile. Da una parte, la segreteria pronta a risolvere eventuali problemi dei gruppi. Dall’altra, lo spazio per l’incontro. Gli animatori accoglieranno i pellegrini per chiedere loro se avranno bisogno di qualcosa. E, poi, alcuni pannelli su cui scrivere dei pensieri, guidati da frasi che faranno da spunto. “Casa Italia nasce dalla considerazione che, oltre al bisogno dei responsabili diocesani di incontrare il Servizio nazionale della pastorale giovanile, ci fosse il bisogno da parte dei ragazzi di incontrare altri italiani e, soprattutto, di occupare quei momenti. Vogliamo evitare attese snervanti e all’esterno di un cancello”, spiega Chiara Cozzi, una delle veterane, tra gli animatori, che arriva dalla provincia di Potenza.

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