GMG di Lisbona, l’arcivescovo ucraino Shevchuk: “La GMG sia un momento solenne per dire ‘no’ all’aggressione russa”

Foto p. Demush/AGENSIR

Alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona parteciperanno anche 500 giovani arrivati dall’Ucraina in guerra da 76 settimane

“Ascoltate con attenzione la voce dei giovani ucraini e abbracciate quelle ragazze e quei ragazzi che portano nel cuore e nel corpo le ferite della guerra”, ha dichiarato Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel suo messaggio settimanale. Che la Giornata mondiale della gioventù sia un momento solenne in cui diciamo ‘no’ all’aggressione russa e condanniamo fermamente l’uccisione di civili innocenti in Ucraina. Che questo evento sia un momento di preghiera per i bambini rapiti, ed anche un’occasione in cui chiediamo insieme a Dio una pace giusta per l’Ucraina e per l’intero mondo”.

“I giovani ucraini che partecipano a questa edizione della Giornata Mondiale della Gioventù vivranno un’esperienza davvero straordinaria”, ha aggiunto l’arcivescovo ucraino, che ha ricordato anche la visita del cardinal Américo Aguiar in Ucraina. “I giovani ucraini hanno qualcosa di importante da dire, desiderano parlare ai loro coetanei, alla Chiesa cattolica e al mondo intero. I giovani ucraini vogliono essere ascoltati, vogliono parlare del dolore e delle perdite che gli ucraini stanno vivendo oggi. I giovani ucraini desiderano oggi comunicare a tutta la Chiesa cattolica ciò che significa essere cristiani in tempi di guerra. Tuttavia, i giovani ucraini vogliono anche essere veramente sentiti e ascoltati. La condivisione del dolore e delle sfide affrontate dai nostri giovani sarà un prezioso momento di guarigione per le ferite”.

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