Tione. Si è spenta la “pioniera” Armida Oss, prima insegnante donna di San Michele. Il ricordo

Armida Oss fu anche preziosa volontaria dell’AVULSS

Armida Oss ci ha lasciato la settimana scorsa all’età di 93 anni. Era nata nel lontano 1929 nel rione di Brévine a Tione. Nella sua lunga vita  ha dato una “mano” a tanti, perché è stata insegnante e ha saputo impiegare il proprio tempo libero ‘donandosi’ al volontariato a 360°. Il suo stato civile di “nubile” ha fatto sì che fosse diventata la “zia” un po’ di tutti. Non per nulla sul suo necrologio che annunciava la sua dipartita, i nipoti davanti al nome hanno apposto proprio questo appellativo. Al suo funerale erano in molti ad accompagnarla e tra i tanti anche numerosi suoi allievi di un tempo.

Tante le tappe della sua vita, delle quali è stata protagonista silenziosa e impegnata costantemente. A partire dalla “carriera” scolastica segnata dalla guerra (iscritta all’Arcivescovile, provenendo da Tione doveva passare l’Adige con un traghetto essendo stato distrutto il ponte di San Lorenzo) ma culminata con la laurea in Matematica conseguita a Padova nel novembre 1959. Dopo la laurea ottiene l’incarico di insegnante di matematica e fisica all’Istituto Agrario Provinciale di San Michele all’Adige dall’anno scolastico 1959/60 fino al pensionamento.

All’inizio della sua carriera di docente era l’unica insegnante donna nell’Istituto Agrario.

Armida Oss si è spenta a 93 anni

Tanti giovani sono passati formandosi sotto la sua guida, crescendo, maturando e costruendo la loro vita lavorativa. La sua spiccata capacità per le scienze matematiche aggiornata di continuo e adeguata poi con le nuove tecnologie informatiche la metterà a disposizione anche per la preparazione ed il sostegno a favore di tanti ragazzi di Tione e del circondario bisognosi del suo prezioso insegnamento; la sua cucina accogliente era sempre molto frequentata da tanti studenti.

Insieme ad altri amici – il prof. Ezio Scalfi, la maestra Lady Malacarne, la maestra Carmen Cazzolli e il marito Dino Antolini – e sotto la guida del preside Arturo Merli costituì, negli anni ‘60, lo storico gruppo di enigmistica classica “La Baita” per potersi cimentare con giochi di varie difficoltà come rebus, crittografie, indovinelli, enigmi, sciarade, anagrammi in varie gare e concorsi con squadre di tutta Italia. Questa passione l’ha vista impegnata anche nell’ultimo periodo della sua vita presso la Casa di Riposo di Spiazzo assieme con “Le amiche della Baita”: Giovanna, Elena e Lucia.

Anche nel volontariato, come abbiamo già detto è sempre stata molto attiva: dalla “Comunità Handicap” di Bersone all’associazione “Speranza di Vita” per l’accoglienza dei bambini bielorussi. Era impegnata anche nell’associazione More per l’insegnamento ai bambini. È stata per molti anni volontaria AVULSS, ricevendo anche – in occasione dei 35 anni di istituzione dell’associazione  – un riconoscimento ufficiale per il suo costante e prezioso contributo a favore degli anziani.

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