Al cimitero di Trento è stata inaugurata la Sala del commiato laico

È stata inaugurata giovedì 26 ottobre la Sala del commiato laico, una struttura pensata dal Comune di Trento per dare l’estremo saluto ai propri cari. La sala, che può ospitare fino a 150 persone, si trova al piano terra di un edificio composto da due blocchi principali, uniti da un corridoi a tutta altezza che termina nel cortile interno, all’interno del complesso del cimitero di Trento.

“Rientra tra i diritti di cittadinanza quello di dare l’estremo saluto ai propri morti in modo coerente con i valori, le tradizioni, la cultura che li caratterizzava in vita – ha dichiarato il sindaco Franco Ianeselli durante l’inaugurazione – Si tratta di un’opera che fa parte della città contemporanea, che riflette l’apertura al mondo di Trento, ma riprende anche una pratica già diffusa per esempio nel cimitero San Michele di Venezia o nel cimitero centrale di Vienna, dove i defunti venivano sepolti con i riti di diverse confessioni religiose”.

L’intervento è stato portato avanti dall’ingegnere Giuliano Franzoi assieme al geometra Leopoldo Franzoi, all’architetto Nicola Predelli, all’ingegner Stefano Bertolini e alla geometra Francesca Zanotelli. Il gruppo è stato coadiuvato dall’ingegnere, esterno al Comune di Trento, Patrick Paterno Purin, mentre la ditta che ha completato l’intervento – dal costo complessivo di circa 3 milioni di euro – è la Tomaselli Costruzioni Sas. I lavori sono iniziati nel luglio 2015 e sono stati ritardati – ricorda il Comune in una nota – dal fallimento della prima ditta esecutrice e dalle successive operazioni di riappalto dell’opera. La decisione di dividere il completamento della sala in due lotti, però, ha permesso l’apertura anticipata al pubblico del giardino delle rimembranze, che è stato finanziato in parte con fondi comunali e in parte dal Fondo unico territoriale della Provincia di Trento.

Il progetto, infatti, ha previsto anche la sistemazione degli spazi esterni e del giardino per la dispersione delle ceneri e il collegamento con gli edifici esistenti. La sistemazione del giardino per la dispersione delle ceneri consiste in un abbassamento della quota attuale di 1,50 metri, in una riorganizzazione planimetrica dei percorsi e degli accessi e nella costruzione di una lama d’acqua che segna e riprende il percorso già evidenziato dallo stesso edificio di progetto. La lama d’acqua è racchiusa tra due portali in cemento armato faccia a vista per evidenziarne il valore simbolico. I familiari del defunto che ha scelto la cremazione avranno due differenti modalità per l’eventuale rito dello spargimento delle ceneri: affidare le ceneri all’acqua in movimento nell’apposita vasca oppure spargere direttamente le ceneri nel giardino delle rimembranze. La vasca è a circuito chiuso e utilizza sempre la medesima acqua, (il ricambio è una volta al mese, sono inoltre previste integrazioni in vista dell’evaporazione estiva). Due pompe molto potenti provvedono a reimmettere l’acqua filtrata in circolo.

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