“Non è una battuta”, la ricerca sulle molestie sul lavoro

Un lavoratore su due, in Trentino, ha subito almeno una volta una molestia sul luogo di lavoro. Ad essere colpite da questo fenomeno sono soprattutto le donne. Il Centro studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento e We.Be.Wo Lab hanno condotto una ricerca, “Non è una battuta”, proprio su questo tema per conto della Cgil del Trentino, che ha fatto circolare le domande tra i suoi iscritti. Sono state coinvolte 3.025 persone, in maggioranza (65,5%) donne.

Le forme di molestia maggiormente segnalate riguardano il linguaggio sessista: il 56,1% ha dovuto confrontarsi almeno una volta con racconti, barzellette o commenti offensivi sulle donne o sugli uomini. Ampiamente diffusi anche i comportamenti discriminatori (come i commenti sull’aspetto fisico o l’abbigliamento, apprezzamenti non desiderati) che hanno colpito il 40,9% delle persone intervistate nell’arco della carriera lavorativa e le attenzioni sessuali indesiderate (35,9%). Le forme di molestia coercitiva o ricattatoria, esercitate anche in modo subdolo o implicito, riguardano il 4% del campione. L’1,1% ha subito vera e propria violenza sessuale.

Dalla lettura dei dati emerge allo stesso tempo una ridotta consapevolezza del problema o comunque la difficoltà di segnalazione. Seppur una maggioranza dichiari di aver subito una forma di molestia, tre persone su quattro affermano di non essere a conoscenza di comportamenti subiti da altre/i colleghe/i e solo il 16% testimonia la presenza di molestie nel proprio ambiente di lavoro.

L’analisi ha cercato anche di individuare caratteristiche comuni tra le vittime: sono le donne a subire prevalentemente molestie di genere e attenzioni sessuali indesiderate. Le molestie coinvolgono parimenti persone italiane e straniere, ma le donne straniere sono più esposte alle forme ricattatorie. Sono maggiormente esposte a comportamenti molesti le donne più giovani. La probabilità di subire certi atteggiamenti aumenta al crescere del titolo studio e in assenza di un legame sentimentale.

Le molestie sono capillarmente diffuse in tutti i settori, con picchi più elevati in ambienti di dimensioni maggiori e dove è più forte la presenza maschile. Nei servizi appaiono più ostili i settori dell’arte e sport, comunicazione, informazione.

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