È morto fra Beniamino Ambrosi. Aveva 76 anni

È morto martedì 7 gennaio fra Beniamino Ambrosi, 76 anni, originario di Gardolo. Da un paio di anni fra Beniamino era ospitato nell’infermeria del Convento di Santa Caterina, a Rovereto. Negli anni ha prestato servizio nelle mense dei conventi di Trento, Rovereto, Mantova ed Arco. In quest’ultimo convento ha passato gli ultimi anni prima di arrivare all’infermeria di Rovereto, dove si è spento per una malattia.

“Era un frate molto semplice, ma pieno di entusiasmo, che esprimeva soprattutto quando giocava la ‘sua’ Juventus“, racconta padre Mauro Marasca, vicario del Convento di Santa Caterina e coetaneo di fra Beniamino. “All’inizio eravamo in seminario insieme – ricordo che eravamo una classe di 50 bambini tra i dieci e gli undici anni -, ma poi le nostre strade si sono divise. Lui è stato mandato a Villafranca, dove ha completato il percorso per diventare frate, mentre io ho studiato teologia e ho insegnato in diverse sedi dell’Università Pontificia”.

Il frate di Gardolo era molto conosciuto in tutto il Trentino. “Aveva fatto il questuante”, racconta padre Marasca. “Ricordo in particolare i momenti in cui andava in Val di Non con il pullmino del convento per raccogliere mele, che poi divideva fra i vari conventi del Trentino. Un tempo i fratelli erano veramente molto importanti, perché vivevano della questua e, con la loro semplicità e la loro presenza capillare sul territorio, facevano da ponte tra i conventi e la gente”.

I funerali di padre Beniamino Ambrosi, che lascia le sorelle suor Maria e Margherita, verranno celebrati sabato 11 gennaio alle 9.30 presso la chiesa di Santa Caterina di Rovereto. In questi giorni anche i frati di Santa Caterina lo ricorderanno con un’altra celebrazione.

Sono tanti i messaggi di cordoglio che ricordano la sua gioia e la sua passione per la Juventus. “Con lui – scrive Franco Faes – ho trascorso alcuni anni presso il collegio dei frati di Mattarello, dove aiutava in cucina, persona sempre positiva grande fan della Juventus”. Lo ricorda l’oratorio di Arco: “I ragazzi e gli animatori dell’oratorio di Arco sono vicini alla famiglia del caro Beniamino. Lo ricordiamo durante le nostre settimane comunitarie in convento a San Martino per la sua simpatia e la sua generosità”.

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